
Fisciano. Aula Magna dell'Università degli Studi di Salerno gremita di ragazzi, circa un migliaio, per il nuovo incontro firmato DaviMedia che ha visto come protagonista Fabio Volo, nome d'arte di Fabio Bonetti, classe 1972. Con la sua camicia a quadri ed il bel viso da bravo ragazzo, Fabio Volo si è presentato ai ragazzi dell'Ateneo salernitano con quella semplicità che lo contraddistingue, con quel modo di porsi e di parlare che fa dei suoi messaggi, messaggi chiari che raggiungono dritto il target. Conduttore radiofonico, televisivo, scrittore, doppiatore, sceneggiatore la sua carriera è intensa. "Non avevo il fuoco sacro dell'artista, sono andato avanti perché non potevo andare indietro. Me ne sono andato da casa senza un piano B..." ha raccontato Volo nelle sue due ore e mezza di incontro con i ragazzi, un incontro che ha toccato mille tematiche tra cui la solitudine, la voglia di riuscire, la sceneggiatura, la scrittura, l'interpretazione dei film, l'innamoramento e l'amore, i cui "silenzi contengono l'essenza di un rapporto" . Di qui, l'importanza delle scelte di vita, gli errori stessi. "Sbagliare è una delle cose migliori, avere la testa di accogliere i propri errori; lo spazio di un errore è uno spazio di crescita. Ognuno di noi è irripetibile, capolavoro assoluto, bisogna solo trovare gli strumenti giusti per liberare noi stessi. E' attraverso la creatività che diciamo chi siamo, creatività intesa come respiro della personalità . Viaggiare, leggere, guardare un bel film. Incontri. Cresciamo anche attraverso gli incontri con libri, personaggi, incontri d'amore. Ogni persona è una versione di ciò che non siamo stati." Fabio Volo mette passione e slancio in quel che fa e che racconta al suo pubblico di giovani e meno giovani, con il coraggio di credere nei sogni così come nell' amore, come dice la protagonista del suo ultimo libro "Le prime luci del mattino": "l'amore è un rischio che una persona si assume. Per questo il vero amore è per i coraggiosi" e Fabio Volo di coraggio ne ha avuto. Abbandonata la panetteria in cui collaborava con il padre, ha cercato la sua strada. Trovandola. Per questo nell'incontro in Ateneo ha messo enfasi nell'invito rivolto ai ragazzi di conoscere prima se stessi. "Uno si sveglia una mattina e si chiede se quella che vive è la sua vita, se non è invece una stratificazione di falsità, con un piede su una barca ed uno sul molo"; il suo è un invito di rigenerazione rivolto ai giovani, per portare alla luce alternative, proposte. La voce affascina, le parole di Volo spingono a girare con una macchina da presa verso l'interno di noi stessi, "conoscere noi stessi come vera chiave interpretativa per conoscere l'altro, come regalare un libro, solo dopo averlo letto". Così in questo momento di crisi economica e di valori "non serve un oggetto a dire chi sei, a raccontare di te; è la creatività di ognuno a parlare di noi." Con la piena soddisfazione degli studenti, daviMedia, grazie all' organizzazione scientifica del Professore Marco Pistoia e quella artistico - organizzativa del Dott Roberto Vargiu, continuerà con il workshop " I mestieri dell'Arte" che vedrà la presenza di - Claudio Gubitosi il 20 dicembre e di Daniele Furlati il 22 dicembre A gennaio poi, continueranno gli incontri con Alessandro Preziosi, Enrico Montesano, Lucio Dalla, Luca Miniero.