
Salerno. La crisi si fa sentire anche a tavola: sempre più consumatori, pur di risparmiare, comprano prodotti che non sono di qualità e non sono italiani. Il risultato di questo comportamento è l'esplosione di prodotti provenienti dall'estero ma che molto spesso vengono fatti passare per italiani. A Napoli ieri si è svolta l'Assemblea di Coldiretti a difesa del "made in Italy". Di questo si è parlato nella trasmissione tv "Salerno parla" con: Salvatore Loffreda, Direttore della Federazione provinciale Coldiretti Salerno; Giovanni Caggiano, Sindaco di Caggiano ed Emilia Muoio, Presidente Federconsumatori Salerno. Si è partiti da un dato: quasi due pizze su tre servite in Italia, sono ottenute con prodotti provenienti dall'estero, senza alcuna indicazione per i consumatori che vanno in pizzeria. In Italia, sempre più spesso nelle pizzerie viene servito un prodotto preparato con mozzarelle ottenute non dal latte ma da semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall'Est Europa, pomodoro cinese o americano invece di quello nostrano, olio di oliva tunisino e spagnolo oppure olio di semi al posto dell'extravergine italiano e farina francese, tedesca o ucraina che sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale. "Il consumatore deve stare attento sempre di più alla provenienza dei prodotti - ha affermato Loffreda - ha il diritto di sapere da dove vengono i prodotti che mangiano e sulla base di queste informazioni, scegliere che cosa vuole". "Devono essere fatti più controlli sui prodotti che arrivano in Italia - ha sottolineato Muoio - soprattutto quando provengono da Paesi dell'Est europeo". "In un territorio come il mio - ha sostenuto il Sindaco Caggiano - il made in Italy è una filosofia di vita, si sa sempre da dove vengono i prodotti che si mangiano. La crisi dell'agricoltura è dovuta alla concorrenza sleale che riguarda sia la contraffazione dei prodotti che i prezzi che troppo spesso dal produttore al consumatore lievitano in maniera esagerata". Dall'Assemblea di Napoli, intervistato il Presidente Coldiretti Roberto Moncalvo: "La crisi sta abbassando la qualità dei prodotti che mangiamo. Bisogna agire per trasformare le criticità del nostro Paese in opportunità. Dobbiamo mettere in atto grandi operazioni di trasparenza per difendere il made in Italy. L'agricoltura e l'agroalimentare rappresentano le vere opportunità per i nostri giovani". "I controlli che vengono effettuati sui prodotti italiani - ha evidenziato Loffreda - sono sempre mirati e partono dalla base, già dalle stalle e dalla semina. Ma c'è bisogno di controlli finalizzati, non sempre nelle stesse aziende". "Il cibo è soprattutto cultura, frutto di una lunga tradizione - ha dichiarato Caggiano - questo significa made in Italy. Questo è il messaggio da dare ai consumatori. Bisogna acquisire la cultura del vivere sano, del mangiare sano". "Dalla contraffazione ci si difende con l'indicazione d'origine sull'etichetta - ha affermato Rolando Manfredini, Responsabile Area Sicurezza Alimentare Campagna Amica - l'Europa deve fare di più in questa direzione. Noi siamo contro l'appiattimento della qualità dei prodotti". All'Assemblea è stato presente anche il Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina: "Il tema della contraffazione dei prodotti è un tema centrale. Non si può abbassare la guardia sui prodotti che circolano in questo Paese che arrivano da fuori. Sappiamo che provano a utilizzare brand italiani per aprirsi spazi sui mercati. La nostra strategia è valorizzare il vero made in Italy. Su questo - ha aggiunto il ministro Martina - abbiamo iniziato a lavorare anche grazie all'applicazione della Pac a tutela di alcuni settori che vanno protetti in questo senso, la leva agroalimentare italiana è di rilancio assoluto per l'economia di questo settore". "Stiamo facendo passi da gigante in materia di controlli dei prodotti - ha dichiarato Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania - i prodotti campani sono supercontrollati: il nostro prodotto è buono, sicuro e di qualità. I prodotti provenienti dall'estero ancora non sono sufficientemente controllati, ma stiamo lavorando in questa direzione". Intervistato anche Gennaro Masiello, Presidente Coldiretti Campania: "L'agricoltura ha bisogno delle giuste attenzioni, della giusta legislazione per assicurare la sicurezza dei prodotti. I rischi provenienti dalla terra dei fuochi sono marginali e non possono offuscare il made in Campania, che è molto forte e affermato in Italia e all'estero. Le contraffazioni vanno combattute per non mortificare il territorio". "Chiediamo alle istituzioni di difendere i cittadini dalla contraffazione - ha sostenuto Rosario Trefiletti, Presidente Nazionale Federconsumatori - soprattutto in Europa. Ci vuole più informazione sui prodotti e norme legislative precise. Trasparenza, certezza e informazione, sono i punti chiave per combattere la speculazione che avviene in questo settore". In chiusura le parole di Vittorio Sangiorgio, Presidente Coldiretti Salerno: "La battaglia alla contraffazione è fondamentale per difendere l'economia campana. Difendendo il made in Italy, potremmo pensare ad un rilancio del Mezzogiorno, dove l'agricoltura sta acquisendo un peso sempre maggiore. Salerno, in Campania, sta dimostrando come sia possibile cambiare uno stile di vita orientando i consumi verso i nostri prodotti locali. La prossima sfida è far valere il modello di agricoltura italiana in Europa".