Salerno. Un parto a rischio, unico nel suo genere, eseguito con successo all'Ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. La storia riguarda una mamma ricoverata al Reparto di "Gravidanza a rischio" durante la 16 ª settimana a causa di fortissimi dolori addominali che l'avevano portata a un blocco intestinale ed urinario. La donna, C.R di 43 anni, di nazionalità italo-venezuelana, era già portatrice di voluminosi miomi nella precedente gravidanza ed era già stata operata di taglio cesareo. Successivamente era stata sottoposta ad intervento di asportazione dei miomi. Questo secondo intervento le aveva provocato delle tenaci aderenze che nella seconda gravidanza avevano quasi imprigionato l'utero, bloccando sia la funzione intestinale che quella urinaria con imminente pericolo di vita per la gestante. E' stata pertanto eseguita una laparoscopia operativa dall'equipe composta dal dottor Raffaele Petta, Mario Polichetti e Joseph Allegro, con sbrigliamento delle aderenze e riposizionamento dell'utero incarcerato. A seguito dell'intervento, la gravidanza è proceduta in modo del tutto fisiologico. Il 3 Agosto, così, alle ore 12:34 la mamma dà alla luce una bellissima bimba, Renata, del peso di 3,01 chili e lunga 48 cm. Il taglio cesareo è stato eseguito dai dottori Raffaele Petta e Mario Polichetti, coadiuvati dall'Anestesista Claudia Cipollaro, dall'Ostetrica Maria Mucci e dagli Infermieri di Sala Operatoria Titti Pelosi e Alfredo Rossi, coordinati dal Luigi Giorgio. "Dalla revisione della Letteratura Medica sull'argomento - ha affermato con orgoglio il dottor Raffaele Petta, Direttore del Reparto di Gravidanza a rischio dell'Ospdale di via San Leonardo -, effettuata con la collaborazione dei Colleghi della Facoltà di Medicina di Salerno, in casi come questi, nessun altro aveva mai operato lo sbrigliamento a gravidanza inoltrata con la risoluzione dell'incarceramento uterino per via laparoscopica. Spesso, infatti, la gravidanza si interrompeva o veniva interrotta. Per questo motivo, essendo gli unici al mondo ad aver effettuato questo tipo di intervento, presenteremo questo caso al prossimo Convegno Mondiale di Ostetricia e Ginecologia".