
Uova, latte, mare: ogni piccolo o grande elemento della natura riceve poteri speciali durante il giorno dell'Ascensione.La tradizione italiana - e non solo -fatta di tante piccole realtà regionali, celebra questo giorno in modi molto differenti ma legandosi sempre il culto al mondo contadino, come del resto accade per tutte le feste pagane "reinventate" dal Cattolicesimo. Festa mobile,collegata alla Pasqua, l'Ascensione cade quaranta giorni dopo la morte e resurrezione del Cristo e celebra appunto la sua ascesa al cielo in presenza dei suoi Apostoli: egli ottiene glorificazione eterna in anima e corpo per virtù divina, ovvero per il fatto stesso di essere il figlio di Dio, a differenza della Madonna, che viene "assunta"in cielo per le sue grandi virtù. L'Ascensione rientra tra le festività soppresse in Italia, tanto che la Chesa Cattolica l'ha utilmente collocata nella domenica immediatamente successiva allo scadere dei quaranta giorni, orientativamente tra il 30 Aprile e il 3 Giugno. In alcuni paesi come Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Indonesia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia e Svizzera viene ancora considerata una festività nazionale. Una delle credenze più diffuse in relazione a tale festività riguarda le uova, le cosiddette "Uova dell'Ascensione": la gallina nera che deporrà un uovo nelle ventiquattro ore del giorno della festività avrà concepito un prodotto miracoloso in grado di scongiurare tempeste e grandine se esposto all'aria aperta, di guarire malati e bambini con problematiche congenite, di disinfestare alberi pieni di formiche. "Non lo guarirebbe neppure l'uovo dell'Ascensione" viene detto di quei casi piuttosto disperati. I Romagnoli sostengono che le formiche invaderanno le case, se durante il giorno dell'Ascensione si provi soltanto a lavorare, mentre i Siciliani ritengono che il mare, la rugiada e in generale l'acqua esposte all'aria diventino fonte di guarigione miracolosa, specie per il bestiame e per chi soffre di malattie dermatologiche. Addirittura a Venezia, il giorno dell'Ascensione si celebrava la "Festa della Sensa", detta anche "Sposalizio del mare": il doge, a bordo del Bucintoro e seguito da uno stuolo di imbarcazioni, si recava alla bocca del lido per far cadere in mare un anello consacrato. "Desponsamus te, mare. In signum veri perpetuique dominii", ossia "Ti sposiamo, mare. In segno di vero e perpetuo dominio" per ingraziarsi i favori delle capricciose acque, ma anche per ricordare l'inizio dell'espansione della Serenissima nell'Adriatico, avvenuta nell'anno Mille, proprio il giorno dell'Ascensione con la partenza di un drappello di uomini guidati dal doge Pietro II Orseolo in soccorso delle popolazioni dalmate minacciate dagli Slavi. Il latte e i gelsi, invece, diventano cibo purificatorio per alcune popolazioni siciliane, le quali mangiandone ritengono di "rendere il loro cuore più bianco". A Teora, in Irpinia, in questo giorno si mangiano i "Tagliulin' cu ru latt'" - Fettuccine al latte - proprio a rimarcare un uso propiziatorio di questo elemento. In Abruzzo il giorno dell'Ascensione non si prepara il formaggio, poichè si ritiene che le mucche rimangano senza latte. La festività in alcuni regioni d'Italia è legata in particolare ad alcuni animali: a Firenze, ad esempio, si dà vita alla popolare festa del grillo.Tale festa, nata secondo la leggenda per sterminare il famoso insetto nocivo per le campagne, prevede un'escursione nel famoso Parco delle Cascine, dove i genitori acquistano ai figli delle gabbiette con dentro appunto un grillo: tali gabbie, appese all'esterno delle case, oltre a portare fortuna, accompagnavano l'avanzare del giorno e della notte grazie al piacevole canto dei grilli. Dal 1999 è stata vietata la compravendita del simpatico animaletto, per poi reintrodurla nel 2014 con l'obbligo di liberarlo massimo entro tre giorni. "Curri, curri, bacherò che domani è l'Ascensiò": questa invece è la filastrocca che recitavano i ragazzi marchigiani che tradizionalmente giocavano facendo correre in fila degli scarafaggi con una candelina appoggiata sul dorso. L'Ascensione coincide con l'arrivo della Primavera e con i cambiamenti climatici che questa comporta: pertanto tanti sono i detti legati al clima che questo avvenimento reca con sé. Si parte dai concreti Veneti, i quali sostenevano che "Se piove per l'Ascensa metti un pane di meno nella mensa", per passare ai catastrofici Lombardi i quali ritenevano che "Se piove il giorno dell'Ascensione continuerà a piovere per quaranta giorni e "Se piove per l'Ascensione tutti i frutti vanno in perdizione". "Tres jueves hay en el año que relucen más que el sol: Jueves Santo, Corpus Cristi y el dia de la Ascención", e cioè "Tre giovedì tiene l'anno che luccicano più del sole: Giovedì Santo, Corpus Domini e il giorno dell'Ascensione" recitano invece i bambini spagnoliche da qualche anno non celebrano più tale festa.