
Napoli. In attesa del picco di contagi che in Campania potrebbe arrivare a fine settimana, salgono a 1.976 i positivi attivi (+105 rispetto a martedì, +5,6%), di cui 478 ricoverati con sintomi (-23), 129 in terapia intensiva (-4) e 1.369 in isolamento domiciliare (+132). Lo ha comunicato il Ministero del Sanità. Il riparto per provincia è il seguente: 1.161 positivi a Napoli (507 Napoli città e 654 in provincia), 360 a Salerno, 258 ad Avellino, 238 a Caserta, 81 a Benevento e 133 in corso di verifica. Sia il numero dei pazienti ricoverati con sintomi (24,2% del totale, -4,6% rispetto a martedì) che quello dei ricoverati in terapia intensiva (6,5%, -3% rispetto a martedì) subiscono una battuta d'arresto e scendono sensibilmente. Fino ad ora, quindi, in Campania si registrano 2.231 casi di contagio dall'inizio dell'epidemia (+139 rispetto a martedì, +6,6%), di cui 107 guariti (+19) e 148 deceduti (+15). Il tasso di crescita dei guariti (4,8%, +21,6% rispetto a martedì) doppia quello dei decessi (+11,3%). Il tasso di letalità si attesta al 6,6% e appare molto più severo rispetto al dato mondiale. In Campania, come nel resto d'Italia, i casi lievi o asintomatici non vengono censiti. Assumendo una distribuzione di gravità della malattia sovrapponibile a quella delle coorte cinese e un tasso di letalità del 2,3% (fonte JAMA), il numero presunto di positivi in Campania ammonterebbe a 6435, il 65% del quale ancora sommerso. Intanto, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ribadisce ancora una volta che in Campania "è assolutamente vietato uscire per strada" e, inoltre, rivolge un appello al Governo chiedendo fermezza sulle misure di contenimento: "Sarebbe un delitto - dice De Luca - vanificare i sacrifici fatti in queste settimane abbandonandosi ora a comportamenti irresponsabili. Il risultato sarebbe una riesplosione del contagio tra due settimane, dopo l'incubazione del virus. E così, anziché ridurre il calvario di questi giorni, lo si prolunga all'infinito con un danno incalcolabile per la salute dei cittadini. Mentre si lavora al rilancio graduale dell'economia, si farebbe ripiombare l'Italia nell'emergenza più drammatica".