Salerno. «Su Vincenzo De Luca credo che Matteo Renzi stia tacendo per vergogna, perché è imbarazzato da un risultato che neanche lui si aspettava ». Per la candidata alla presidenza della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino, nel Partito Democratico ci si sta nascondendo sulla vicenda Campania per evitare coinvolgimenti e compromissioni anche su uno scenario nazionale. Meglio lasciare che la situazione vada avanti da sola. «Un silenzio doppiamente colpevole », è il giudizio della Ciarambino. «Doppiamente - ha spiegato nel corso della trasmissione "Socrate al Caffè", in onda su Radio Castelluccio - sia perché è il Presidente del Consiglio ma soprattutto come leader dipartito. Ma la Campania non può permettersi questo. Quindi è arrivato il momento di prendersi le responsabilità, non ci possiamo permettere una situazione così incerta ». Per la candidata del movimento di Grillo, l'atteggiamento di Vincenzo De Luca in tutta questa vicenda è stato «barbaro ». «Prima ha definito demenziale la legge Severino - ha detto la Ciarambino - poi ha strumentalizzato la funzione dei giudici del Tar che, a suo dire, dovrebbero rimetterlo in sella un secondo dopo la vittoria delle elezioni regionali. Ma - ha poi annunciato - se lui farà ricorso noi ci opporremo, facendo tutto quello che possiamo per impedire questa scelleratezza. L'onestà si dimostra e De Luca finora ci ha offerto uno spettacolo indegno ». E sui sondaggi, che accordano una forbice tra il 14-15 per cento dei consensi, ha spiegato. «Noi partiamo da una posizione di svantaggio solo perché ci battiamo contro dinosauri della politica: ne hanno fatto un mestiere, rivestendo incarichi da decenni. Noi, al contrario, siamo cittadini che lavorano da decenni nei territori, fuori dal clamore, facendo denunce e proposte. Colmeremo questo gap - ha proseguito - raccontando alla gente il nostro sogno per una Campania dei cittadini, dove la politica si occupa dei cittadini, non come ha fatto il governatore Stefano Caldoro sulla sanità, ovvero aprendo un poliambulatorio (l'ospedale del Mare, ndr) e facendo assunzioni in piena campagna elettorale. Noi siamo tutta un'altra cosa. La scelta di tutte le nostre candidature, compresa la mia, è stata fatta con i cittadini attraverso una votazione on line e quindi senza strategie e giochi di potere. Crediamo realmente nella democrazia, non come il Pd che sulle primarie ha fatto un teatrino che è arrivato ad una situazione sconcertante con l'indicazione di De Luca che potrebbe decadere un minuto dopo l'elezione in virtù della Severino. Comportamento scellerato. Dall'altra parte c'è Caldoro che non scioglie le riserve per via delle alleanze, sembra un calciomercato. Per loro le alleanze è soltanto convenienza ». Se il Movimento 5 Stelle ha tutti i candidati e, soprattutto, le idee chiare, nel Partito Democratico la situazione è ben diversa. Messa alla porta dal segretario provinciale, Nicola Landolfi, la direttrice di Rete Solidale, Carmen Guarino, continua a dire di essere della partita, confermando la sua disponibilità nel campo del centrosinistra. E smentisce accordi con Forza Italia. «Non ne so nulla. Non ho avuto nessuna comunicazione da Landolfi, mi è dispiaciuto non essere stata informata e, soprattutto, mi dispiace che ci sia questa cultura esclusiva nei miei confronti. L'unica certezza - ha detto - è che continuo a fare il mio lavoro nelle politiche sociali. Ho dato la mia disponibilità nel centrosinistra, anche se non ho mai avuto tessere di partito. Se la segreteria provinciale ritiene che posso essere una risorsa, parteciperò con eleganza, serietà e sobrietà. Abbiamo ancora un mese di tempo per fare le liste. Il corteggiamento - ha poi aggiunto, replicando alla notizia sull'interessamento da parte di Forza Italia - non è una cosa cattiva, evidentemente ci sono persone ed ambienti che apprezzano il mio lavoro, mentre altrove non è così. Vediamo cosa succederà - ha concluso - sarò comunque coerente con le mie scelte ». Anche Paolo Russomando, sindaco di Giffoni Valle Piana, ha da tempo dato la sua disponibilità, al punto che ha già aperto la sua segreteria politica ed avviato la procedura per la decadenza - a breve ci sarà anche la convocazione del primo consiglio comunale -, facendo causa all'amministrazione comunale in seguito ad un danneggiamento della sua auto personale, finita in una buca lungo la strada che conduce all'impianto di Sardone. «Su quella strada - ha spiegato - spesso si verificano incidenti. Nel finanziamento dell'impianto di compostaggio ci sono anche le strade, ma la Regione non li sblocca ». Anche lui ha aggirato «una legge ingiusta che non esiste in nessun altra regione d'Italia. E' una legge ad personam nei confronti di De Luca, immaginata da Caldoro per bloccarlo. Ed è ingiusto - ha proseguito - che un sindaco per potersi candidarsi debba regalare ai suoi cittadini un commissario prefettizio ». Tornando alla candidatura ha poi sostenuto di «essere della partita ». «Ma - ha specificato - spetta alla direzione regionale e provinciale del partito decidere, anche se credo di essere nelle condizioni di potermi candidare »