
Napoli. É un Caldoro particolarmente piccato quello che scrive di Salerno e della sua classe dirigente sulla propria pagina personale. "Non è facile - ha affermato - la crisi ha effetti molto duri ma noi in campo abbiamo messo misure concrete. In molti casi, nella realtà campana, non avevo competenze dirette ma ho giocato di squadra con il sistema delle imprese, con i sindacati, con il Governo. La politica, le istituzioni locali hanno questo compito. Così abbiamo salvato migliaia di posti di lavoro. La priorità è sostenere chi ha più bisogno, salvare le nostre realtà produttive più rappresentative". Poi, l'affondo decisivo: "Salerno e la sua provincia negli ultimi venti anni non hanno sufficientemente difeso le eccellenze industriali. C'è parte della classe dirigente, non tutta in verità, che non ha esercitato il suo ruolo di leadership. Bisognava difendere con più determinazione alcune eccellenze. Molte zone industriali, nel silenzio ed impotenza generale, si sono fortemente indebolite". Ecco le linee guida del progetto: "La Regione Campania con l'assessore Martusciello, in provincia di Salerno, ha presentato ieri le misure del Piano di azione e coesione in favore delle imprese. La Provincia nord di Salerno, grazie alla nostra determinazione, è dentro questo progetto: 150 milioni per sostenere le aree di crisi in tutto il territorio. Con l'unione industriale è stato un confronto costruttivo". Poi ancora una chiosa sulla situazione istituzionale: "C'è parte della politica che preferisce lo scontro e l'apparenza alla soluzione dei problemi. In questo territorio dobbiamo rafforzare la collaborazione istituzionale, con gli Enti locali, le imprese ed i sindacati, per rispondere con più determinazione alle questioni vere. La Regione come sempre fa la sua parte. Bisogna intervenire, senza demagogia e false illusioni, perchè le aree in sofferenza tendono a crescere".