Salerno. Puntata particola

re quella di ieri di "Salerno Parla": il giornalista Andrea Siano ha intervistato il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. E' stata un'intervista a tutto tondo, in cui sono state affrontate tutte le problematiche che interessano la regione e i suoi cittadini. L'incontro si è aperto parlando inevitabilmente della Finanziaria che la Regione ha approvato poche settimane fa: "E' stata una Finanziaria difficile e obbligata, perché dobbiamo stare nei tetti imposti dal Governo, quindi siamo costretti ad abbassare la spesa. Ma abbiamo liberato alcune risorse - ha detto Caldoro - tagliando gli sprechi. Con il progetto di legge Campania Zero, abbiamo tagliato le auto blu, i benefit per i politici, inciso in maniera più dura sugli stipendi, riducendoli di circa il 50% al netto". "Abbiamo pensato con questa Finanziaria di destinare fondi per le politiche sociali - ha continuato il Governatore - pur non avendo una competenza diretta in questo settore. Poi abbiamo pensato alle imprese, all'innovazione e abbiamo creato le premesse per la copertura totale della parte finanziaria che spetta alla Regione per i grandi progetti e per la spesa comunitaria". A proposito di imprese, è stato intervistato Franco Tavella, Segretario Generale CGIL Campania: "Dobbiamo partire difendendo l'esistente. Nonostante la crisi infatti, in Regione ci sono ancora delle eccellenze. C'è l'apparato industriale più robusto del Mezzogiorno paradossalmente. Poi dobbiamo pensare al lavoro, alle infrastrutture perché dobbiamo essere competitivi. Se riparte la più grande regione del Sud, riparte anche il Mezzogiorno e anche il Paese. Dobbiamo anche investire nell'innovazione - ha proseguito Tavella - perché questo significa gestire bene quelle risorse che abbiamo, che sono quelle europee. Ci vuole un patto tra produttori, organizzazioni sindacali e filiera istituzionale. Penso che il Governatore Caldoro possa accogliere questa nostra iniziativa, per rilanciare la vertenza Campania". Questo il commento di Caldoro a questo intervento: "Con le organizzazioni sindacali, abbiamo costruito un tavolo di lavoro per affrontare la crisi fin dal primo giorno. E questo è un punto di partenza, sarebbe irresponsabile da tutte le parti tirarsi fuori". Parlando di occupazione, ci sono dei dati che sono allarmanti: in Campania 1 giovane su 2 non ha un lavoro e nemmeno lo cerca più, cosa si può fare? Così Caldoro: "Abbiamo qui in Campania quasi il 50% di disoccupazione giovanile. Noi possiamo mettere in campo delle misure di tamponamento, come il piano lavoro che prevede degli incentivi alle imprese che assumono. La crisi è molto più dura delle cose che possiamo fare - ha sostenuto il Presidente - noi condividiamo le misure del Governo e mettiamo risorse regionali e comunitarie, ma questo per il Sud non basta. Sulla spesa pubblica allargata, per esempio, abbiamo un pro capite di qualche migliaia di euro in meno a cittadino. Qui arriva molto meno ricchezza, dobbiamo invertire questa tendenza. Il Paese non può più tollerare una divisione così ampia, ispiriamoci alla Germania che in 10 anni ha portato allo stesso livello tutte le parti del Paese". Altro tema che sta a cuore ai cittadini campani, è quello dell'ambiente. Si è partiti dal "caso Salerno", in particolare dalla protezione del Lungomare: "La difesa delle coste va fatta con tecniche non invasive, con protezioni che valorizzano l'ambiente. Spero che il progetto venga portato avanti con la dovuta cautela. Salerno aveva ricevuto già un finanziamento precedente e quindi secondo le autorizzazioni europee, non puoi ricevere lo stesso finanziamento per lo stesso progetto. Ecco perché i tempi si sono allungati. A parte questo - ha continuato Caldoro - sulla città di Salerno e sulle sue provincie, abbiamo messo in campo tante più cose rispetto agli ultimi 10 anni, riequilibrando occasioni, possibilità e risorse con percentuali che non erano mai state toccate negli ultimi 15 anni almeno di vita regionale". Sempre sull'ambiente, è stato ascoltato Michele Buonomo, Presidente Legambiente Campania: "Ci sono 3 grandi questioni da affrontare: il ciclo del cemento, quello delle acque e quello dei rifiuti. Cominciamo con i rifiuti: l'emergenza in Campania non è evidente, solo perché i rifiuti vengono portati fuori regione. Deve essere fatto uno sforzo per avere degli impianti di compostaggio e per l'ottimizzazione della raccolta differenziata. Il tema della depurazione delle acque - ha proseguito Buonomo - è molto importante per una regione come la nostra che vanta le coste più belle del mondo. L'Assessore Romano si sta impegnando a fondo per risolvere alcuni nodi. Per noi di Legambiente, il progetto per risolvere l'erosione delle coste è datato, occorrerebbe un approccio più soft, integrato. I problemi ambientali, richiedono un approccio sistemico". Caldoro ha così commentato queste parole: "Buonomo ha una grande conoscenza del territorio e dei problemi ambientali, e collabora spesso con noi. Per quanto riguarda i grandi temi ambientali, noi abbiamo decine e decine di tavoli per confrontarci". Anche Caldoro ha partecipato come grande elettore alla procedura di elezione del Presidente della Repubblica, e ha così spiegato le sue sensazioni: "C'è incertezza e confusione tra le forze politiche. In quei giorni sono stati commessi degli errori eclatanti soprattutto dal PD che aveva la guida di un processo istituzionale che doveva seguire, garantire, guidare in uno spirito di confronto e allargamento, come poi è avvenuto. Napolitano era la scelta migliore - ha sostenuto il Presidente - la più forte, la più solida in questo momento. Il Governo oggi deve avere delle priorità: il Mezzogiorno, la disoccupazione, i giovani e le riforme istituzionali". Per quanto riguarda la Sanità, il Governatore così si è pronunciato: "La situazione che abbiamo oggi è questa: la Regione Campania finalmente è in pareggio di bilancio, cosa che non si verificava dal lontano .1970. Ciò significa che è stata fatta una politica virtuosa, per avere una Sanità migliore. Dobbiamo fare grandi politiche sanitarie di riordino futuro, con la riorganizzazione della rete ospedaliera e del territorio. In questo quadro rientra anche il settore privato - ha detto Caldoro - Insieme alla Lombardia, la Campania è la regione che valorizza di più il sistema privato, che comunque deve essere migliorato in regime di concorrenza. Bisogna garantire al cittadino la migliore sanità possibile a prezzi accessibili". A proposito sempre della Sanità, un grosso problema che attanaglia la Regione è il blocco delle assunzioni: "Abbiamo trattato l'anno scorso con il Governo, il provvedimento Balduzzi che prevede lo sblocco del 15% del turn over, che è una percentuale bassa perché a noi mancano circa 6.000 unità. Per quanto riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera - ha proseguito Caldoro - i nostri manager devono rispettare un piano di riorganizzazione che non prevede per forza la chiusura di alcuni ospedali, ma facendogli fare quello che è giusto fare. Ognuno deve fare una cosa e la deve fare bene". Altro argomento che ha destato sempre discussioni e controversie, è quello dell'Università e della Ricerca. A tal proposito è stato intervistato il Rettore dell'Università di Salerno, Raimondo Pasquino: "Lo stato di salute dell'università è che subiamo le influenze di tagli governativi che ci stanno dissanguando, perché ogni anno subiamo dei tagli pari al 4/5% dei finanziamenti statali, senza i quali un'università statale non può sopravvivere. Ma stiamo cercando di essere sul mercato della formazione, con la disponibilità a seguire i nostri giovani in tutto. I rapporti con la Regione Campania - ha detto il Rettore - sono buoni dal punto di vista affettivo, ma pessimi sul piano del trasferimento degli impegni che la Regione aveva preso negli anni passati e che oggi si sono fermati, a detta di Caldoro per mancanza di fondi. Noi abbiamo due protocolli firmati col Presidente Bassolino e con l'allora Assessore Cascetta per il trasferimento di risorse sulla legge eventi per l'ammodernamento dell'ospedale e il collegamento su ferro tra Avellino e Fisciano". Caldoro ha risposto così al Rettore Pasquino: "Sono molto legato alla Facoltà di Medicina, ma ci sono situazioni che vanno migliorate. Bisogna lavorare insieme per essere più concreti e veloci. Questo è il mio obiettivo." Per quanto riguarda il settore del Commercio, il Presidente della Camera di Commercio di Salerno, Guido Arzano, ha illustrato la situazione attuale: "Non è un momento felice per la nostra economia, anche se nel nostro territorio abbiamo dei fenomeni in controtendenza: per esempio, Napoli incrementa imprese, mentre Salerno è in decremento di circa 1.000 unità nel primo trimestre. I consumi sono in calo, soprattutto nella nostra Regione e nella nostra provincia. C'è un andamento anomalo ma dinamico nei settori del turismo, dell'agricoltura e del commercio, perché sono settori appetibili anche per chi non ha esperienza". "Abbiamo condiviso con le Associazioni libere, con le Camere di Commercio che stanno nel settore commerciale una norma quadro, che dobbiamo varare, di sistema nel settore - ha detto Caldoro - C'è bisogno di costruire una rete più forte, più integrata, perché il commercio muore se non è integrato nel territorio". Riguardo il settore dei Trasporti, il Presidente Caldoro ha sostenuto che "Tutti chiedono più risorse, ma queste sono state ridotte del 40% in 2 anni. Ciò significa riduzione del personale, riduzione delle corse e altro. I Comuni non dovrebbero prendersela con la Regione, perché essa applica un accordo fatto con gli enti. Per quanto riguarda la Metropolitana di Salerno, essa deve essere messa in esercizio da chi se la prende e paga. De Luca conosce i problemi del territorio e spero che ora che fa parte del Governo, ci aiuterà a recuperare quel 40% che è stato tagliato". In chiusura un accenno anche sull'apertura, si spera prossima dell'Aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi: "La Regione è interessata a valorizzare l'aeroporto Costa d'Amalfi, perché è importante per il territorio regionale, quindi potenziamenti e investimenti per la pista. Siamo in linea con la programmazione anche grazie al decreto firmato a Roma". Ci auguriamo che tutte queste aperture del Presidente Caldoro siano veritiere e che almeno parte di tutte le promesse fatte vengano rispettate, per il bene della Regione e dei suoi cittadini che ormai sono stanchi di sentire tante parole e di vedere pochi fatti.