
Napoli. La Cgil "sospende" lo sciopero generale della Campania proclamato per il prossimo 8 marzo, alla luce della ripresa del dialogo istituzionale tra Regione e sindacato. "Un atto di responsabilità - ha sottolineato il segretario generale Franco Tavella - in attesa dell'evoluzione del confronto e della verifica della disponibilità, da parte della giunta Caldoro, a raccogliere i punti della piattaforma approntata dalla Cgil. Se questo percorso non dovesse produrre risultati, riprenderemo la strada della mobilitazione". In una conferenza stampa convocata dai segretari generali della Cgil della Campania e di Napoli, la confederazione ha ribadito "la condizione di straordinaria emergenza economica e sociale della regione, sottolineata da tutti gli indicatori statistici, che rischia di diventare ingovernabile". "Il governatore - ha precisato Tavella - ci ha inviato una lettera con la quale ci invita ad un tavolo convocato per questo pomeriggio, ammette la necessità di rilanciare il Contratto Campania, assume sostanzialmente una parte della critica che abbiamo avanzato in questi mesi, ci invita a tenere aperto un dialogo". "Spero che la nostra decisione - ha aggiunto Tavella - sia apprezzabile per la sua laicità e per la sua novità. La nostra ambizione è passare dal disastro Campania al riscatto. Non ci rassegniamo. I filoni più importanti sono commissariati, dalla sanità ai trasporti. Attorno a questa situazione non c'è una adeguata reazione delle forze imprenditoriali, né una maggiore consapevolezza da parte delle forze politiche".
"La prima grande emergenza - ha detto il segretario generale della Cgil di Napoli, Federico Libertino - si chiama lavoro. Cresce il livello di emergenza sociale nella nostra area metropolitana, il 32 per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Le file alla Caritas e alla Comunità di Sant'Egidio si allungano e anche il ceto medio vive in una condizione drammatica. Abbiamo il dovere di raccogliere l'invito della Regione ripartendo dalla riapertura del confronto". "Sul piano istituzionale - ha aggiunto Libertino - è necessario avere un'idea di città. La situazione è molto delicata: le tasse sono al massimo, i servizi sono carenti e interi settori sono in sofferenza. Non c'è alcuna prospettiva di rilancio per le periferie. La situazione è drammatica sotto il profilo della sicurezza". "Ora - ha aggiunto Libertino - è tempo di organizzare il governo di questa città e il sindaco non può sottrarsi a questo suo dovere istituzionale". In attesa dell'esito del primo incontro tra Regione e sindacato convocato per oggi pomeriggio e che sarà sottoposto al giudizio delle strutture della Cgil lunedì 4 marzo, restano in piedi le iniziative già programmate per la giornata della donna. "Il primo obiettivo - ha detto Teresa Potenza, della segreteria Cgil di Napoli - è cambiare la legge regionale sulla condizione femminile. Va riscritta e migliorata".