Napoli. Il Presidente Vincenzo De Luca torna a parlare del Governo Conte, soffermandosi in modo particolare su alcune questioni: "C'è un clima di grande confusione all'interno dell'esecutivo, mi riferisco soprattutto alla quota 100, al reddito di cittadinanza e al Decreto sicurezza. Per la quota 100 stiamo assistendo ad una grande truffa perché in realtà esiste una notevole differenza tra i dipendenti pubblici e quelli privati. Inoltre, chi percepisce una pensione di oltre 1500 euro avrà una riduzione, questa è una delle poche certezze che abbiamo al momento. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, - ha proseguito De Luca - è stato detto per 10 anni che ogni disoccupato avrebbe ottenuto un minimo di 780 euro. Inizialmente si era parlato di 17 miliardi che, nel tempo, sono diventati poco più di sei perché non ci sono soldi per pagare il reddito a tutti e quindi sono stati posti dei vincoli, come l'esclusione per chi ha una casa di proprietà del valore di oltre 30mila euro. Sono stati penalizzati anche i disabili che non vedranno alcun aumento delle pensioni mentre il terzo settore avrà un raddoppio dell'iva. Insomma, rischiamo di essere messi dinanzi ad una grande truffa".
Altra questione scottante è quella riguardante la Tav: "Dopo oltre 10 anni dall'inizio dell'opera - ha ricordato il Governatore - il ministro Toninelli ha creato una commissione tecnica composta da persone totalmente contrarie alla Tav. Questa commissione, nei mesi scorsi, ha redatto una relazione riguardante i costi ed i benefici ma occorrerà del tempo per leggerla, intanto i cantieri sono bloccati. Non dimentichiamo i vaccini: il Movimento Cinque Stelle è stato sempre contrario ma dopo un decennio, finalmente, ha compreso che devono essere gli esperti a pronunciarsi su questo tema".
In chiusura De Luca ha riaperto la delicata questione della sanità campana: "Continuare a screditare realtà eccellenti in Campania non è più tollerabile. Nel 2018 abbiamo avuto circa 10 morti nelle strutture sanitarie del Nord ma se n'è parlato pochissimo. Chiedo, pertanto, che ci siano serietà e rigore nel fornire informazioni. A chi grida allo "scandalo infinito delle barelle nel Cardarelli" rispondo che nel periodo di maggior picco dell'influenza arrivano decine di persone al pronto soccorso e questo accade in ogni struttura ospedaliera italiana, ecco perché non è necessario produrre titoli del genere".