Torino. La Corte Medioevale di Palazzo Madama ospiterà fino al 1° luglio la rassegna fotografica "Steve McCurry. Leggere". Il celebre fotografo e reporter statunitense torna sotto i riflettori con una mostra che rende omaggio agli amanti della lettura provenienti da ogni parte del mondo. L'evento nasce dalla volontà di dare un nome e dei volti a quanti amano immergersi in quel mare magnum di carta stampata. La rassegna fotografica si basa su una selezione di scatti che immortalano dopo oltre 40 anni di attività del fotografo immagini estrapolate dalla realtà e riunite successivamente nel volume omonimo "Leggere". Pubblicato nel 2016, il libro rappresenta un sincero omaggio ad uno dei maggiori fotografi del XX secolo, André Kertész. Il piacere di stringere un libro tra le mani, viaggiare con la mente tra le righe che scorrono veloci, l'atto intimistico di lasciarsi coinvolgere in un mondo parallelo, provando la naturale ebbrezza di vestire i panni del protagonista: è esattamente questo a cui mira l'abile occhio di McCurry, teso alla ricerca delle piccole cose. Ben 65 sono gli scatti selezionati per l'esposizione che vede come protagonista non personaggi famosi o volti noti dello spettacolo, bensì la gente comune, lettori provenienti da ogni angolo del mondo, dalle zone devastate dalla guerra agli angoli più reconditi di una qualsiasi città, fino alle quattro mura della propria casa. Su iniziativa della Fondazione Torino Musei e di Civita, l'evento è organizzato con la curatela di Biba Giacchetti ed il contributo offerto da una grande firma proveniente dal mondo del giornalismo, Roberto Cotroneo, impegnato in questa occasione nel diffondere l'arte di guardare le cose secondo una nuova prospettiva. Grazie al potere delle foto McCurry porta sotto gli occhi di tutti la realtà meno nota, quella che nessuno mai sarebbe in grado di immaginare. Persone appartenenti ad ogni fascia d'età, cultura e religione sono catturate in istantanee che hanno viaggiato in lungo e in largo prima di giungere nella città della Mole. Immagini tanto semplici quanto intense catturano uno degli atti più naturali al mondo, la lettura. Libri, riviste, giornali: non conta l'oggetto di analisi, tantomeno chi si avvicina ad essa. Sono i dettagli a fare la differenza, incastonati all'interno di sfondi che non hanno mai visto eguali: dalle stradine rurali italiane, destinate ai piccoli mercati locali, passando per i luoghi di preghiera come le moschee in Turchia fino alle zone più difficili da vivere in Africa, Afghanistan, Cuba. Ovunque e in qualsiasi momento c'è il bisogno, oltre che la voglia di scoprire qualcosa di nuovo, viaggiando con la mente alla ricerca di una natura incontaminata, un paradiso anche solo ideale, capace però di donare uno sprazzo di gioia e speranza a chi ormai non ne ha più. Correva l'anno 2009 quando in Italia si rendeva omaggio a Steve McCurry con una delle prime rassegne fotografiche, dando l'opportunità alle sue raccolte e alla sua firma di godere di vasta notorietà anche nella nostra penisola. A partire da quel momento si sono susseguiti in agenda tanti altri eventi dedicati al talento del fotoreporter americano, consentendo ad una comunità sempre più vasta di ammirare e rifugiarsi nei suoi straordinari lavori. È senz'altro l'eterogeneità di chi ama seguirlo che rende le sue opere adatte a chiunque, plasmabili in base alle esigenze di un pubblico trasversale, dalle figure esperte ai semplici amatori che nei suoi scatti riconoscono se stessi e la realtà in cui sono immersi. Torino, d'altro canto, non poteva che essere la città scelta per ospitare la mostra temporanea, considerata a tutti gli effetti "capitale italiana della lettura", appellativo di cui gode in virtù dei famosi appuntamenti annuali con il Salone del Libro. I suoi colori vividi e vibranti fanno da sfondo ad una rubrica di brani letterari, selezionati dallo stesso Cotroneo per celebrare il sodalizio che immagini e parola scritta riescono insieme a portare avanti. È la lettura nella lettura, una continua immersione tra la potenza della parola e l'arte racchiusa in una fotografia a diventare il fil rouge dell'intera mostra espositiva che si chiude con l'ultima sezione dedicata ai libri, per l'appunto. A corredo di questo evento sono state selezionate ben 15 uscite editoriali, alcune ormai introvabili, le cui copertine hanno raggiunto negli anni un'importanza tale da rendere McCurry una vera e propria icona di successo. I libri pubblicati a partire dal 1985, accompagnati dalla forza emotiva racchiusa nelle sue istantanee, ci ricordano che il potere evocativo della lettura non ha confini, né barriere. È un flusso che scorre libero attraverso le parole e che si traduce in ognuno di noi nel fascino della cultura. La mostra, oltre che omaggio ad uno dei più grandi fotografi al mondo, rappresenta un invito rivolto ad un pubblico indistinto a ritornare alla bellezza della conoscenza, la sola in grado di sradicare vecchi stereotipi per dare spazio ad una vera e propria rivoluzione globale.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
...