Milano. La nuova sede del Centro Culturale di Milano inaugurata dalle opere di un fotoreporter fra i più grandi di tutti i tempi. In mostra 60 immagini di Eugene Smith, fotografo statunitense che ha abbracciato con passione e originalità i periodi della depressione, della guerra, della ricchezza del dopoguerra e quello della disillusione, lavorando in quattro continenti, amando la realtà e la vita, dai personaggi importanti alla gente comune. Inventore e maestro indiscusso del photo-essays, dove la persona fa la storia e l'atto di vita incontrato diviene universale e simbolico, la fotografia per lui è "una piccola voce" per "farci prendere coscienza di un avvenimento". La mostra, ed il nuovo spazio espositivo, sono state inaugurate lo scorso 23 Settembre, e l'esposizione sarà visitabile sino al prossimo 4 Dicembre. Le fotografie, tutte scattate tra il 1945 ed il 1978 ed ospitate da riviste internazionali come Life, vanno dai reportage in territori di guerra - a cominciare dal Pacifico - sino alle testimonianze sulla vita di un medico di campagna o sulla lotta di alcuni pescatori giapponesi impagnati contri gli sversamenti di mercurio di una grande industria. Ad accompagnare l'esposizione una serie di incontri con fotoreporter e giornalisti - tra cui Mario Calabresi, Massimo Bernardini, Franco Pagetti - sulla funzione dell'immagine e dell'informazione oggi.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
...