Padova. Sarà difficile non emozionarsi di fronte ai tre Crocifissi di Donatello esposti nella mostra allestita al Museo Diocesano lo scorso 27 marzo, e che durerà fino al 26 luglio prossimo. Il termine "svelato" utilizzato nel titolo non è affatto casuale. Al centro dell'esposizione sarà infatti un Donatello che va ad aggiungersi al catalogo delle opere certe del maestro fiorentino, il Crocifisso della chiesa di Santa Maria dei Servi, antica chiesa padovana. Svelato nell'attribuzione ma anche nella sostanza perché grazie al recente restauro il grande Crocifisso è emerso in tutta la straordinaria finezza dell'intaglio e nella originale cromia: Padova ritrova un capolavoro che va ad aggiungersi alle altre opere che Donatello ha lasciato durante la sua permanenza in città (1443-1453), la statua equestre del Gattamelata, l'altare e il Crocifisso bronzeo per la Basilica di Sant'Antonio. La mostra, ospitata nella scenografica Sala dei Vescovi, offrirà la storica occasione di ammirare riuniti per la prima volta tre grandi Crocifissi che Donatello produsse nel corso della sua vita: quello realizzato per la chiesa di Santa Croce in Firenze (1406-08) - oggetto di una celebre gara con l'antagonista Filippo Brunelleschi raccontata da Giorgio Vasari nelle sue Vite -, quello dei Servi e quello bronzeo della Basilica di Sant'Antonio (1443-1449). Un'opportunità assolutamente unica e inedita di osservare da vicino i tre capolavori, leggendo attraverso di essi il percorso compiuto dall'artista dagli anni giovanili alla piena maturità.
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