
Roma. Cassa integrazione automatica per chi ha chiuso, ossia lavoratori autonomi e partite Iva. La misura riguarderà anche precari e irregolari e si chiamerà Reddito di Emergenza, andando a incrementare con 6 miliardi il fondo per l'emergenza Coronavirus. Anche commercialisti, consulenti del lavoro, architetti, giornalisti, ingegneri, avvocati e gli altri professionisti e autonomi, quindi, potranno chiedere 600 euro a partire dal primo Aprile presso l'ente di previdenza cui il lavoratore è iscritto. Il sostegno toccherà circa 10 milioni di lavoratori, ma non sarà un nuovo reddito di cittadinanza: "Non è il momento di riformare uno strumento ordinario, ma di far fronte a una situazione straordinaria - ha spiegato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri -. Erogare un aiuto a chi ne ha bisogno, perché non ha altre fonti di reddito ed è ancora fuori dai 600 euro, in modo ancora più rapido, efficace, universale, adeguato". Il reddito di emergenza andrà dunque a quelle categorie di "lavoro grigio": precari, irregolari e stagionali. Si tratta di badanti, baby-sitter, colf, bagnini, camerieri, addetti alle pulizie, animatori turistici, chi ha finito il sussidio di disoccupazione e tutti coloro che lavorano con contratti brevissimi, dalla durata massima di qualche mese. Il bonus spetta a chi nell'anno di imposta 2018 ha percepito un reddito complessivo non superiore a 35 mila euro. Se ha avuto un reddito compreso tra 35 mila e 50 mila euro, deve aver cessato, sospeso o ridotto l'attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Intanto, il Governo sta lavorando per mettere in campo sostegni anche per gli altri lavoratori ancora esclusi, tra cui oltre 800 mila domestici.