
Roma. In seguito all'esito negativo del tentativo di conciliazione esperito a Roma, lo scorso 2 luglio, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l'Usb ha proclamato lo sciopero di 12 ore per tutto il personale delle navi passeggeri e da carico, il giorno 16 luglio. Lo sciopero viene proclamato a seguito della mancata convocazione per il rinnovo del contratto nazionale Federinea e Confitarma. Lo sciopero sarà così articolato: inizio sciopero due ore prima della partenza per i collegamenti delle isole maggiori. Per le isole minori, lo sciopero sarà dalle ore 00.00 alle 12.00 del 16 luglio. Intero turno lavorativo per il personale amministrativo inclusi i turnisti. "Gravissima l'assenza - recita una nota ufficiale - di Federlinea e Confitarma al tavolo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 2 luglio a Roma. Strumentale, discriminatoria ed irresponsabile, la motivazione dell'assenza che ha obbligato il Ministero a chiudere negativamente il tentativo di raffreddamento con Usb. Ora l'azione passa ai lavoratori chiamati ad uno sciopero storico che possa rimettere in discussione un contratto nazionale che "altri" hanno già accettato senza minimamente pensare all'arretramento normativo imposto a chi lavora in questo settore e soprattutto passa gran parte della vita lavorativa in mare. Prima dei soldi, quattro spiccioli per la verità, c'è la dignità e il rispetto dei lavoratori tutelati ormai da un vecchio contratto che i nuovi armatori vogliono stracciare e superare con un "nuovo" contratto che riporta i marittimi ai livelli infami degli anni '60 del secolo scorso. Usb chiede il referendum sul contratto e prima, almeno uno straccio di trattativa con i lavoratori veri, quelli che buttano il sangue e il sudore sulle navi. Ma a quanto pare agli armatori, bravi a fare i "privati" con i soldi pubblici, piace giocare facile con burocrati sindacali pronti a firmare ogni loro pretesa senza nessun tipo di opposizione, senza nemmeno guardare alla vera rappresentatività dimostrata dagli iscritti al sindacato. Bloccare la flotta il 16 luglio servirà a dimostrare, come in Germania, che i lavoratori dei trasporti quando alzano la testa e scioperano possono ancora contare e farsi rispettare".