Ha suscitato una certa sorpresa l'iniziativa di Sel che, pur essendo partito dichiaratosi all'opposizione, ha presentato una stupefacente mozione alla Camera dei Deputati a prima firma del capogruppo Gennaro Migliore, che prevede non solo d'investire il governo ma anche di una serie di provvedimenti condivisibili, ma anche altri provvedimenti evidentemente pro compagnie assicurative. Tali progetti, che elenchiamo nell'ordine, sono in linea di massima oggetto di battaglie in senso contrario da parte di chi veramente vuole tutelare i danneggiati e gli assicurati. Tra le altre cose, occorre evidenziare che Sel chiede al governo: di fissare a 15 giorni i termini di prescrizione per la denuncia di un sinistro; di introdurre il divieto di cessione del credito assicurativo; di approvare rapidamente i provvedimenti di attuazione, ancora fermi, derivanti dalle misure sulle liberalizzazioni varate nel 2012 con riferimento al settore assicurativo. Venendo alla prima richiesta, essa pare veramente assurda se si pensa che ridurre a 15 giorni il termine decadenziale (il termine "prescrizione" è gia di per sè incongruente, frutto di una svista o di frettolosità) per la denuncia di un sinistro costituisce un danno concreto nei confronti di tutti i danneggiati per una serie evidente di ragioni logico - giuridiche, che vanno dalla difficoltà di reperimento di tutti i dati delle controparti, alla possibilità di essere impossibilitati ad agire immediatamente perché feriti e via discorrendo. Non è un caso che sino ad oggi la giurisprudenza abbia assunto ragionevolmente posizioni d'interpretazione estensiva dell'istituto della decadenza e della prescrizione, proprio per una sorta di favor nei confronti dei danneggiati e delle vittime della strada. Per ciò che concerne la cosiddetta "cessione di credito" al carrozziere, giova precisare che siamo sulla stessa posizione espressa dalla Federcarrozzieri, la quale ha rilevato come questo sia uno strumento utile al consumatore, che, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, non viene costretto, all'atto del ritiro dell'auto riparata, a sborsare denaro, liberandolo quindi da tutte le problematiche legate al risarcimento. Con tale strumento, quindi, si fornisce al consumatore un servizio che consiste nell'evitare di anticipare delle somme e poi attendere tempi di risarcimento che, in alcuni casi, sono molto lunghi. Per ciò che riguarda l'attuazione degli ulteriori provvedimenti previsti nella scorsa legislatura e non attuati, risulta chiaro che anche il precedente governo abbia preso tempo, in quanto la loro messa a regime avrebbe portato ulteriori scompensi a favore delle compagnie assicurative e in danno delle vittime della strada, senza portare alcun beneficio per le tariffe assicurative. E' evidente, quindi, che i firmatari di questa mozione non abbiano approfondito nei dettagli l'argomento. Togliere strumenti utili ai consumatori ed eliminare tutele ormai conclamate per riportarle nell'alveo della potentissima lobby delle assicurazioni, non solo non produce un effetto migliorativo in senso economico, ma riduce gli spazi a garanzia dei danneggiati e delle vittime della strada, oltreché dell'indotto dei carrozzieri ed autoriparatori che occupa migliaia di lavoratori in tutt'Italia. Alla luce di tali osservazioni, ampiamente condivise tra le associazioni delle diverse categorie, ma anche dalle Vittime delle Strada, Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", si rivolge a Sel per un immediato ritiro della mozione in questione nelle parti evidenziate, anche perché ancora una volta, mentre alcuni partiti politici hanno espressi riferimenti nei CdA delle compagnie assicurative, altri, che dovrebbero essere all'opposizione e quindi al di fuori del sistema attuale, si trincerano dietro le posizioni di alcune associazioni dei consumatori che non solo siedono stabilmente al tavolo ministeriale da cui traggono preziose risorse, ma che si ritrovano in posizione di conflitto d'interesse con le stesse compagnie, annoverando presenze nei direttivi della Fondazione Ania per la sicurezza Stradale e nel Forum Ania consumatori. "Noi dello Sportello dei Diritti - afferma D'Agata - diciamo basta agli inciuci e si a tutele reciproche per danneggiati - vittime della strada e assicurati che possono essere garantite da un miglioramento del sistema attuale non solo attraverso la messa a regime dei sistemi antifrode e di una più efficace normativa antitrust, ma soprattutto partendo da quella controrivoluzione che da tempo andiamo richiedendo che dovrebbe portare al superamento dell'indennizzo diretto".
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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