
Per effetto dell'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016, a partire da quest'anno il Canone Rai sarà pagato insieme alla bolletta elettrica, di conseguenza dal prossimo Luglio, mese di arrivo della prima rata da pagare, molte famiglie si ritroveranno addebitati in bolletta circa € 70. Con la nuova Legge di Stabilità, infatti, lo Stato ha deciso che in tutte le abitazioni dove è attiva la corrente elettrica e c'è un apparecchio televisivo, occorre pagare il canone. Va specificato che per "apparecchio televisivo" si intende il solo televisore, pertanto non si considerano dispositivi come tablet, computer, smartphone o console collegati a internet, in grado cmunque di ricevere le trasmissioni. Quanto al pagamento, nella Legge di Stabilità viene indicato che il canone apparirà separato dal costo dell'elettricità, quindi in caso non sia dovuto lo si potrà scorporare con un pagamento a parte. Di conseguenza, chi ritiene di non dover pagare il Canone Rai inserito nella bolletta della luce, dovrà effettuare una apposita comunicazione all'Agenzia delle Entrate. Ecco tutte le persone che possono evitare di pagare il Canone Rai:
- Anziani con almeno 75 anni di età e un reddito, sommato a quello del proprio coniuge, non superiore a 6.713,98 euro annui, non convivente con altri soggetti;
- versamento già eseguito dall'altro coniuge attraverso il bollettino postale tradizionale;
- casa data in affitto, la cui utenza della luce sia rimasta intestata al titolare dell'immobile, ma la disponibilità del televisore è solo degli inquilini;
- immobile privo di televisione;
- seconda casa ma, in verità, in questi casi, il problema non dovrebbe porsi perché il canone Rai - secondo le previsioni della legge di Stabilità 2016 - sarà addebitato solo sulle abitazioni principali adibite a residenza del nucleo familiare.
Restano, quindi, escluse le ulteriori abitazioni (case al mare, in montagna, immobili a uso investimento, ottenuti in eredità, ecc.) per le quali, già a monte, la società erogatrice del servizio elettrico dovrà evitare l'addebito del canone (probabilmente, già in sede di stipula del contratto dovrà essere effettuata apposita comunicazione circa l'uso dell'immobile). Questo perché la normativa sul canone Rai prevede che lo stesso debba essere pagato una sola volta per nucleo familiare, a prescindere dal numero di apparecchi televisivi o di immobili posseduti. In ogni caso, qualora si dovessero presentare eventuali disguidi e il contribuente dovesse trovarsi addebitato il Canone sulla bolletta della luce della seconda casa, sarà bene che proceda inviando il modulo di seguito. Chi non paga il Canone Rai non potrà subire l'interruzione della fornitura del servizio elettrico: insomma non si taglia la luce a chi non paga. Il contribuente, pertanto, resta libero di scegliere di pagare la bolletta della luce decurtando dalla stessa l'importo dovuto a titolo di Canone Rai. Se, tuttavia, l'imposta sulla TV è dovuta, le conseguenze saranno le seguenti:
- accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate, eventualmente previo controllo da parte della Guardia di Finanza;
- irrogazione di una sanzione pari a cinque volte il canone stesso;
- in caso di ulteriore inadempimento, l'importo viene iscritto a ruolo e la riscossione affidata a Equitalia, che potrà procedere attraverso le vie ordinarie come, ad esempio, previa notifica della cartella di pagamento, con l'iscrizione del fermo auto.
Per le aziende (negozi, uffici, alberghi, ecc.) il Canone Speciale Rai non cambia: non si applica quanto previste dalla Legge di Stabilità sul pagamento in bolletta elettrica, del canone ordinario, che riguarda solo i privati. Tuttavia, per le utenze professionali una novità c'è: non è più possibile dare disdetta per suggellamento degli apparecchi. Nel caso in cui si sia sicuri di non dover versare il tributo sarà ancora possibile, come avviene già oggi, dichiarare all'Agenzia delle Entrate il possesso dei requisiti che danno accesso all'esenzione dal Canone Rai, inviando un'autocertificazione secondo il modello che è possibile scaricare di seguito, con l'indirizzo a cui inviarlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. In alternativa, la dichiarazione scaricata e compilata può essere presentata a mano presso l'Ufficio delle Entrate più vicino al luogo della propria residenza.