
Roma. Rischia il carcere chi viola la quarantena, lo prevede la direttiva inviata dal Viminale ai prefetti. Numerosi Regioni del Centro-Sud, quali Toscana, Lazio, Molise, Basilicata, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, hanno emesso ordinanze in cui si prescrive l'obbligo a chi, negli ultimi 14 giorni, è transitato o ha soggiornato in Lombardia e nelle 14 province del Nord di comunicare la presenza alla Azienda sanitaria locale e rimanere in quarantena. Si prevedono quindi posti di blocco e controlli sui principali vettori e reti di viabilità. Ai caselli autostradali saranno affidati alle forze di polizia che acquisiranno le autodichiarazioni che giustificano i movimenti. Analoghi controlli anche per chi viaggia in treno. Nelle stazioni saranno istituiti i termoscan. L'autocertificazione sarà chiesta anche ai viaggiatori in arrivo e partenza negli aeroporti. Per entrare e uscire dalla "zona di sicurezza", e per muoversi al suo interno, occorre un'autocertificazione. Bisognerà dimostrare che ci si sposta per motivi di lavoro o per gravi esigenze sanitarie o familiari. In queste zone ci sono limitazioni agli spostamenti ma non c'è un divieto assoluto. Per spostarsi per "esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute" è necessario presentare ai controlli certificazione che attesti il motivo per derogare alla direttiva di ridurre il più possibile il movimento da un'area all'altra. Eventualmente, per chi ha la necessità di spostarsi, il Ministero dell'Interno ha predisposto un modulo che si può scaricare dal sito del Viminale e che va compilato ed esibito al momento del controllo (vedi link in fondo). Chi non può scaricarlo e stamparlo può copiare il testo e portare la dichiarazione con sé. Chi non rispetta le limitazioni è punito con l'arresto fino a tre mesi e l'ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall'articolo 650 del codice penale sull'inosservanza di un provvedimento di un'autorità, ma pene più gravi possono essere comminate per chi adotterà comportamenti, come ad esempio la fuga dalla quarantena per i positivi, che possono configurare il reato di delitto colposo contro la salute pubblica.