
Roma. Non si arresta la corsa dell'epidemia in Italia, ma si iniziano a cogliere alcuni segnali positivi perché l'incremento percentuale dei casi totali si muove all'interno di un canale discendente. Nei prossimi giorni è possibile una riduzione delle nuove infezioni giornaliere se le misure di contenimento si riveleranno efficaci. Sono 28.710 i casi positivi al Coronavirus e 4.207 i nuovi casi di contagio rispetto a martedì (+18,23%). Ammontano invece a 4.025 le persone guarite (+1.084 rispetto a martedì) e a 2.978 i decessi (+475, +18,98%). Mai così tanti decessi in un giorno, neanche in Cina. In totale, fino ad ora, i contagi sono stati 35.713 dall'inizio dell'epidemia. Il tasso di mortalità sale al 8,3%. Attualmente, sono 14.363 i pazienti ricoverati con sintomi, 2.257 sono in terapia intensiva (+197), mentre 12.090 sono in isolamento domiciliare fiduciario. Il numero dei pazienti ricoverati con sintomi (50% dei positivi) che quelli ricoverati in terapia intensiva (7,9% dei positivi) scende sensibilmente. Nelle prossime settimane, probabilmente già domenica, si attende il picco del contagio. Nel dettaglio, i positivi in Lombardia sono 17.713 (+1493, 9.2%), in Emilia-Romagna 4.525 (+594, 15,1%), in Veneto 3.214 (+510, 18.9%), in Piemonte 2.341 (+444, 23,4%), nelle Marche 1.568 (+197, 14,4%), in Liguria 887 (+109, 14%), in Campania 460 (-), in Toscana 1.330 (+277, 26,3%), in Sicilia 282 (+45, 19%), nel Lazio 724 (+117, 19,3%), in Friuli-Venezia Giulia 462 (+68, 17,3%), in Abruzzo 263 (+34, 14,8%), in Puglia 383 (+43, 12,6%), in Umbria 247 (+50, 25,4%), in provincia di Bolzano 376 (+85, 29,2%), in Calabria 129 (+15, 13,2%), in Sardegna 134 (+17, 14,5%), in Valle d'Aosta 165 (+29, 21,3%), in provincia di Trento 455 (+70, 18,2%), in Molise 28 (+3, 12%), in Basilicata 27 (+7, 35%). Intanto, il Governo valuta misure più rigorose, fra cui lo stop anche dello sport all'aperto. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha parlato esplicitamente di misure più dure in arrivo se i cittadini continueranno a uscire di casa: come risulta dalle celle telefoniche, oltre il 40% si muove oltre i 300 metri dall'abitazione. Insomma, si va verso una Pasqua blindata.