
Roma. La curva epidemica, in sensibile rialzo, continua a muoversi all'interno di un canale discendente ma più lentamente di quanto auspicabile. Di questo passo, il contenimento del virus e un possibile allentamento delle misure saranno possibili non prima di metà Maggio. Sono 33.190 i casi positivi attivi al Coronavirus e 5.322 i nuovi casi di contagio rispetto a mercoledì (+14,9%), il maggior numero assoluto dall'inizio dell'epidemia. Ammontano invece a 4.440 le persone guarite (+415 rispetto a martedì, +10,3%) e a 3.405 i decessi (+427, +14,3%). L'Italia ha superato così la Cina nel numero dei decessi. In totale, fino ad ora, i contagi sono stati 41.035 dall'inizio dell'epidemia. Il tasso di mortalità si mantiene all'8.3%. Attualmente, sono 15.757 i pazienti ricoverati con sintomi, 2.498 sono in terapia intensiva (+241, +10,7%), mentre 14.935 sono in isolamento domiciliare fiduciario. Il numero dei pazienti ricoverati con sintomi (47,5% dei positivi) che quelli ricoverati in terapia intensiva (7,5%) sono diventati enormi. Nel dettaglio, i positivi in Lombardia sono 19.884 (+2.171, +12.3% rispetto a mercoledì), in Emilia-Romagna 5.214 (689, +15.2%), in Veneto 3.484 (+270, 8.4%), in Piemonte 2.932 (+591, 25,2%), nelle Marche 1.737 (+169, 10.8%), in Liguria 1.059 (+172, 19,4%), in Campania 652 (+192, 41.7%), in Toscana 1.482 (+152, 11.4%), in Sicilia 340 (+58, 2'.6%), nel Lazio 823 (+99, 13.7%), in Friuli-Venezia Giulia 599 (+137, 29.7%), in Abruzzo 385 (+122, 46.4%), in Puglia 478 (+95, 24.8%), in Umbria 334 (+87, 35.2%), in provincia di Bolzano 436 (+60, 16%), in Calabria 169 (+40, 31%), in Sardegna 206 (+72, 53.7%), in Valle d'Aosta 215 (+50, 30.3%), in provincia di Trento 523 (+68, 14.9%), in Molise 46 (+18, 64.3%) e in Basilicata 37 (+10, 37%). Si stanno spegnendo focolai come quello di Codogno e della Lodigiana, ma sono esplosi quelli nella Bergamasca e nel Bresciano. Intanto, i primi soldati sono arrivati in Campania e Sicilia e altri reparti potrebbero essere schierati nelle altre regioni. In attesa del 25 marzo, giorno in cui dovrà essere firmato un nuovo decreto, il governo studia le misure per fermare il contagio da Coronavirus. Orario dei supermercati e negozi, scuole, sport all'aperto: sul tavolo del premier Giuseppe Conte c'è la richiesta pressante di governatori e sindaci per un stretta ancora più energica che costringa i cittadini a stare in casa. E questo naturalmente esclude che prima della fine di aprile possano essere riaperte le scuole. Emergenza anche a Madrid, in ospedale un morto ogni 16 minuti. Nel Mondo salgono a 230 mila i positivi e a 10 mila i decessi.