Roma. Salgono a 98.273 i contagi da Coronavirus in Italia, con 1.396 positivi in più rispetto a giovedì (+1,4%). Si conferma il rallentamento della crescita, seppur in modo meno vigoroso di quanto sarebbe auspicabile. Attualmente, sono 28.242 i pazienti ricoverati con sintomi (-157), 3.497 sono in terapia intensiva (-108) e 66.534 sono in isolamento domiciliare fiduciario (+1.661). Continuano a calare, pertanto, sia il numero dei pazienti ricoverati con sintomi (28,7% del totale, -0,6% rispetto a giovedì) che quello, importantissimo, dei ricoverati in terapia intensiva (3,6%, -3%). Fino ad ora, quindi, in Italia si registrano 147.577 casi di contagio totali dall'inizio dell'epidemia (+3.951 rispetto a giovedì, +2,8%), di cui 30.455 guariti (+1.985 rispetto a giovedì, +7%) e 18.849 deceduti (+570, +3,1%). Il tasso di letalità sale al 12,8% e appare severissimo rispetto al dato mondiale. In Italia, ricordiamo, i casi lievi o asintomatici non vengono registrati. Assumendo una distribuzione di gravità della malattia sovrapponibile a quella delle coorte cinese e un tasso di letalità del 2,3% (fonte JAMA), il numero presunto di positivi in Italia ammonterebbe a 819.522, l'82% del quale non mai censito. Nel dettaglio, i positivi in Lombardia sono 56.048 (+1.246 rispetto a giovedì, +2,3%), in Emilia-Romagna 19.128 (+451, +2,4%), in Veneto 13.421 (+488, +3,8%), in Piemonte 15.012 (+490, +3,4%), nelle Marche 5.084 (+129, +2,6%), in Liguria 5.191 (+171, +3,4%), in Campania 3.442 (+98, +2,9%), in Toscana 6.727 (+175, +2,7%), in Sicilia 2.302 (+70, +3,1%), nel Lazio 4.583 (+154, +3,5%), in Friuli-Venezia Giulia 2.349 (+50, +2,2%), in Abruzzo 2.014 (+83, +4,3%), in Puglia 2.809 (+93, +3,4%), in Umbria 1.302 (+4, +0,3%), in provincia di Bolzano 1.955 (+52, +2,7%), in Calabria 901 (+27, +3,1%), in Sardegna 1.063 (+37, +3,6%), in Valle d'Aosta 879 (+11, +1,3%), in provincia di Trento 2.816 (+108, +4%), in Molise 243 (+9, +3,8%) e in Basilicata 308 (+5, +1,6%). Intanto, il Governo italiano ha prorogato le misure restrittive fino al 3 Maggio. "Una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche. Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti: si rischierebbe un aumento dei decessi e delle vittime", lo ha detto il premier Giuseppe Conte. Riaprono però librerie, cartolibrerie e negozi per bambini e alcune altre attività produttive quali quelle forestali.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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