
Roma. Sono 46.638 i positivi attivi da Coronavirus in Italia con 3.957 positivi in più rispetto a sabato (+9,2%). Ammontano invece a 7.024 le persone guarite (+952, +15,7%) e a 5.476 i decessi (+651, +13.5%). Un dato in lieve flessione rispetto a sabato e che forse rappresentano un primo timido segnale di inversione di tendenza a 13 giorni dall'introduzione delle prime vere misure di quarantena adottate in Lombardia e nelle 14 province più colpite. Proprio in Lombardia la curva di incremento dei casi totali domenica è scesa bruscamente dal +14,6% di sabato al +6,6%. Fino ad ora, il numero complessivo dei positivi ammonta a 59.138 dall'inizio dell'epidemia. Il tasso di mortalità sale al 9,2%. Inoltre, sono 19.846 i pazienti ricoverati con sintomi, 3.009 sono in terapia intensiva, mentre 23.783 sono in isolamento domiciliare fiduciario. La pressione sulle terapie intensive ospedaliere continua pertanto a crescere. Nel dettaglio, i positivi in Lombardia sono 27.206 (+1.691, +6,6%), in Emilia Romagna 7.555 (+850, +12,7%), in Veneto 5.122 (+505, +10,9%), in Piemonte 4.420 (+668, 17,8%), nelle Marche 2421 (+268, 12,4%), in Liguria 1.665 (+229, +15,9 %), in Campania 936 (+92, +10,9%), in Toscana 2.277 (+265, +13,2%), in Sicilia 630 (+140, +28,6%), nel Lazio 1.383 (+193, +16,2%), in Friuli Venezia-Giulia 874 (+84, +10,6%), in Abruzzo 587 (+58, +11%), in Puglia 786 (+111, +16,4% ), in Umbria 521 (+59, +12,8%), in provincia di Bolzano 678 (+57, +9,2%), in Calabria 273 (+38, +16,2%), in Sardegna 339 (+9, +2,7%), in Valle d'Aosta 364 (+51, +16,3%), in provincia di Trento 954 (+172, +22%), in Molise 66 (+5, +8,2%) e in Basilicata 81 (+15, +22,7%). Intanto, il Governo ha annunciato la chiusura di ogni attività produttiva non indispensabile e, tramite ordinanza ministeriale, sono stati vietati gli spostamenti dal comune in cui ci si trova per evitare fughe al Sud: sono già decine i viaggiatori respinti in stazione Centrale a Milano. Calabria e la Basilicata, invece, hanno deciso di blindarsi con due diverse ordinanze regionali valide fino al 3 aprile per imporre il divieto di spostamentoin entrata e in uscita dalla regione, ad eccezione dei servizi pubblici essenziali e per gravi motivi di salute. Chi violerà le norme, dovrà sottoporsi all'obbligo di permanenza domiciliare con isolamento fiduciario insieme a tutti i conviventi.