di Vincenzo Tulimieri
Il presidente tiranno

di Vincenzo Tulimieri
Oggi recepiamo che la gente è sfiduciata, non crede e ci auguriamo possa comprendere che ad ogni consultazione è suo il potere di scelta, è suo l’esercizio del potere politico,indirizzando nel limbo degli eletti chi veramente merita per preparazione,onestà politica e vivo senso civico nel governo della cosa pubblica. La meritocrazia, di cui oggi tanto si parla, senza dubbio, deve esistere anche nell’ambito di chi vuole porsi come leader di una azione politica .
Ci si può chiedere del perché di tale premessa, ebbene è presto detto: Ad ogni consultazione vediamo affiggere manifesti, contemplanti proclami elettorali, convegni, tavole rotonde e quanto altro per la “ Crescita, lo sviluppo e il futuro di questa o quella area territoriale, ad esempio la nostra Valle dell’Irno. Ebbene sorge spontanea la domanda in chi legge: “ Possibile che nel 2010 siamo ancora a parlare di sviluppo, crescita, futuro?, e sinora cosa è stato fatto in seguito a precedenti simili convegni ,indetti in precedenti consultazioni ?, o meglio perché non si è fatto nulla, nonostante proclami, essendosi ad ogni votazione puntualmente invocato lo sviluppo ed il progresso?â€
A questo punto è inutile darsi una risposta, perché implicita nella stessa pubblicazione di quel manifesto ricorrente di natura prettamente demagogica e irresponsabile. La storia è vecchia e ripetitiva e, così, guardando intorno alla realtà in cui viviamo registriamo che le promesse sono fine a se stesse, come segue: 1. la strada provinciale Fratte / Baronissi è una vera e propria “ grattugiaâ€, anzi peggio: l’asfalto in alcuni tratti è traslato, per cui addirittura il limite stradale indicato dalla striscia bianca della segnaletica orizzontale è slittato… verso la cunetta, lasciando il sottostante fondo rugoso, pieno di buche,striature pericolose per gli automobilisti specialmente quando piove, trattandosi anche di una curva ( Via Ten Amato Santamaria ed altri tratti viari di Pellezzano) 2. Un palo di cemento dell’Enel ( via casa Forte Capriglia di Pellezzano) da oltre cinque anni continua ad esistere,coperto da reticolo rosso per il pericolo, quasi al centro di una strada, ampliata e dotata di parcheggio , senza che gli organi comunali tecnici responsabili abbiano mai sollecitato la rimozione per il pericolo pubblico… 3. Opere pubbliche iniziate e non completate,perché probabilmente prive di dovuta copertura finanziaria e ciò a grave disagio del cittadino, privato di servizi o addirittura di una casa . A buoni intenditori poche parole… 4. Ripristino di un tratto della strada provinciale, crollato in seguito alle forti piogge dell’autunno scorso ancora allo stato privo di qualsiasi iniziativa di ripristino e di riassetto della zona. Ci riferiamo sempre alla Pellezzano-Baronissi. Eppure si sarebbe potuto intervenire già con rapidità , senza lasciare il materiale crollato ed ammassato lungo una scarpata, che certamente non costituisce un buon biglietto da visita per chi viene da Salerno a Pellezzano. Queste e tante altre situazioni non possono più attendere e certamente non c’è alcuna campagna elettorale che tenga che possa incantare, a nostro avviso, l’elettore attento e sfiduciato. Non vogliamo fare alcuna polemica,ma l’esperienza di essere stato per 40 anni nella P.A. e la visione ora dall’esterno delle cose che ci circondano ci fanno registrare fatti e non fantasia, anzi ci fanno riflettere che oggi la realtà è ancora più amara di quella di un tempo. Ci chiediamo:†se queste stesse cose ,poi, si riflettono nell’ambito regionale e nazionale, trovando una corrispondente situazione anomala crescente di mal governo, allora l’Italia non avrà più un futuro per i nostri giovani†Si proprio per i nostri giovani oggi coinvolti in un vortice senza futuro per la carenza o la precarietà di un rapporto di lavoro; giovani meritevoli,che devono emigrare per affermarsi altrove nel mondo della ricerca, apprezzati all’estero per preparazione,capacità ed efficienza. La nostra riflessione non vuole essere frutto di un qualunquismo o di un pessimismo cieco e assurdo, ma solo la presa d’atto di situazioni che attualmente attanagliano la nostra società , stufa di essere presa in giro. Il mezzogiorno di Italia possiede forze e capacità per competere con altre realtà del Paese, e dobbiamo anzitutto prendere coscienza di valori veri e di cultura politica diversa. Basta pressappochismo, favoritismi, ma programmi e contenuti seri,concreti di puro interesse pubblico. Ci auguriamo emerga dalla prossima competizione elettorale, una concorrenza leale , scevra da polemiche, gossip e personalismi,avendo veramente a cuore le problematiche da risolvere per le migliori sorti di questa nostra bella Regione. Solo così potremmo sperare nella sconfitta delle vecchie cariatidi, della libidine del potere che ci hanno sopraffatto per tanti anni, affermando, invece, concretezze e benessere per la collettività , secondo principi sani e volontà di progresso, rimasti sinora solo espressioni e paroloni che non hanno convinto la gente.