
Salerno. Nuovo incontro in compagnia del Sindaco Vincenzo De Luca. L'intervista di quest'oggi si è aperta parlando, come di consueto, dei temi che riguardano il nostro Paese: "A Bruxelles si sta combattendo una battaglia decisiva. La questione lavoro è fondamentale sul piano sociale: la tendenza del nostro Paese relativamente alla crisi si sta invertendo, o almeno così sembra, molti imprenditori hanno atteso le decisioni del Governo prima di affrontare nuove assunzioni e si sta cercando di trovare tutte le soluzioni possibili per agevolare la ripresa. Le famiglie sono costrette a dei sacrifici incredibili che interessano i beni di prima necessità - ha proseguito il primo cittadino - milioni di italiani sono costretti a vivere peggio di cinque anni fa; in questo clima di incertezza, anche chi possiede una certa disponibilità economica preferisce rinviare gli acquisti o gli investimenti. Premiamo molto sul tema lavoro ma risorse fresche, al momento, non ne abbiamo quindi i tagli sulla spesa pubblica improduttiva sono necessari e non possono essere più rinviati. Di certo la soluzione ideale non consiste nell'aumento delle tasse: questa sarebbe senza dubbio una scelta fallimentare. C'è un divario spaventoso - ha sottolineato De Luca - o c'è gente che non ha nemmeno la prospettiva di un lavoro oppure esistono persone che prendono la tredicesima, la quattordicesima e pure la quindicesima. Tutto questo è semplicemente vergognoso! Se non intendiamo abolire questi privilegi sarebbe almeno il caso di iniziare a ridurli". Altro discorso attuale è quello riguardante la sentenza che ha condannato Silvio Berlusconi; De Luca si dichiara perplesso in merito, ecco le sue parole: "La sentenza che vede Berlusconi come protagonista mi sembra eccessiva, soprattutto se paragonata a reati più gravi come un tentato omicidio. Mi limito a dire che, secondo il mio parere, le sentenze di primo grado non possono innescare dibattiti politici, un paese civile e degno di questo nome dovrebbe avere la decenza di stare zitto e basta. Non ha senso massacrare una persona prima che si giunga alla sentenza definitiva. Se una riforma della giustizia deve essere fatta allora anche la sinistra deve fare una proposta, non solo la destra. Questo è uno dei capitoli decisivi per riformare il Paese, al pari delle riforme economiche, e come tale non va sottovalutato. Intendiamoci, non si tratterebbe di fare un favore a Berlusconi bensì a tutta l'Italia e un Governo di larghe intese come il nostro avrebbe tutte le carte in regola per occuparsi della questione in modo sensato e risolutivo".