
Critico il presidente della Regione Stefano Caldoro sulla manovra che il governo sta per mettere in campo per contrastare la crisi economica. «La manovra varata del governo è obbligatoria e non era facile ma ci sarebbe voluto più coraggio » racconta il presidente. Chiarito il peso politico dell'azione del governo Caldoro non nasconde la delusione per una manovra che avrebbe desiderato più incisiva. «Sulla previdenza bisognava osare di più e si poteva intervenire aumentando, almeno di un punto, l'Iva. In sede di conversione mi auguro possano esserci interventi migliorativi perché - sottolinea - il rischio di rottura della tenuta sociale è reale con i tagli ai trasferimenti che penalizzano le fasce sociali più deboli e quindi penalizzano il Sud ». Il governatore lancia l'allarme: «Anche sugli enti locali una maggiore dose di coraggio avrebbe prodotto effetti migliori. Il tetto di 300 mila abitanti per la soppressione delle province poteva essere innalzato a 500 mila e quello dei comuni a 2000 abitanti. Così come è giusto prevedere l'accorpamento delle Regioni ». Caldoro già nei giorni scorsi, quando ha seguito da vicino il varo del documento firmato dal ministro Giulio Tremonti aveva espresso tutta la sue contrarietà: «E' impensabile che si proceda ancora con il taglio dei trasferimenti statali perché è la maniera peggiore per aiutare chi ha più bisogno. Se si continua a ridurre finisce che i tagli diventano selettivi, non sono più uguali per tutti e li paga soprattutto il Mezzogiorno dove maggiore è il disagio. Sanità, trasporti e politiche sociali hanno già dato anche in termini di aumento di ticket e di tariffe e ulteriori tagli colpirebbero solo i più deboli. L'alternativa è mettere in campo azioni strutturali » l'Sos del governatore inascoltato. Secondo Caldoro si poteva intervenire di più sulla previdenza e si può farlo con una manovra più incisiva di quanto fatto negli anni scorsi, fermo restando che i diritti acquisiti non si toccano. Innalzare l'età pensionabile, alzando progressivamente anche quella delle donne per il presidente della Regione poteva essere una buona idea. Quanto all'aumento dell'Iva Caldoro è stato chiaro: «Un piccolo aumento che incida minimamente sui consumi, è un'entrata abbastanza equilibrata perché chi consuma di più paga di più ».
FONTE: Il Mattino