Dopo aver lavorato alla radio, Bongiorno inizia a farsi conoscere dalle masse attraverso la televisione con "Lascia o Raddoppia" nel 1955, un anno dopo l'inizio delle prime trasmissioni tv. Conduce il programma per quattro anni. Poi è la volta di "Campanile sera", "Caccia al numero", "Flash", "La fiera dei sogni", "Caccia in famiglia". Negli anni Settanta inizia la sua trentennale stagione Mediaset, allora Fininvest: conduce trasmissioni come "Telemike", "Tutti per uno", "La ruota della fortuna", ma anche trasmissioni dedicate al talento dei più piccoli, come"Bravo Bravissimo" o "Genius". Mike Buongiorno se l'è giocata inoltre con Pippo Baudo sul numero di edizioni del Festival di San Remo condotte, ben undici, uscendone degnamente secondo. Cordoglio unanime proviene dal mondo dello spettacolo, della televisione, della politica, sicuramente preso alla sprovvista da una notizia così fuori programma. Da Pippo Baudo a Rosario Fiorello, da Piero Chiambretti a Gerry Scotti, fino a Maurizio Costanzo, sarebbe ora impossibile redigere la lista delle persone che hanno lavorato con lui e che adesso lo piangono, personaggi a cui il "papà della televisione", attingendo dalla sua sterminata esperienza di showman, avrà certo insegnato molto.