Il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, nasce da un accordo delle partecipanti all'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, quando accettarono il sollecito della delegazione della Repubblica Dominicana che proponeva di rendere omaggio alle sorelle Mirabal, tre dissidenti politiche della Repubblica Dominicana, brutalmente assassinate nel 1960 per ordine del dittatore Trujillo. Con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 25 novembre Giornata Mondiale per l'Eliminazione delle Violenza sulle Donne, invitando governi, organizzazioni internazionali e ONG ad organizzare attività ed eventi per accrescere la consapevolezza dell'opinione pubblica su questo tema. In Italia solo dal 2005 diversi Centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International, festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali in contrasto alla violenza alle donne. I diritti delle donne sono diritti umani a tutti gli effetti e qualunque violazione di questi diritti è pertanto una violazione dei diritti umani. La violenza contro le donne è un fenomeno che coinvolge donne di ogni estrazione sociale e di ogni livello culturale, provoca danni fisici e gravi conseguenze sulla salute mentale. Comunemente si crede che la violenza sia solo di tipo fisico ma in realtà la violenza può manifestarsi in diversi modi, può assumere varie forme, può essere oltre che fisica, sessuale, psicologica ed economica o manifestarsi come stalking. Secondo una statistica diffusa dall'Istat il 12 Ottobre 2009, elaborata mediante interviste a campione svolte nel 2006, il 31,9% delle donne italiane, quindi 6 milioni 743 mila, ha subìto violenza nel corso della vita. Nella maggior parte dei casi a compiere le violenze sono i partner delle donne (compagni, fidanzati, mariti, i papà dei loro figli). Anche il dato sugli stupri conferma la prevalenza di compagni, mariti, fidanzati quali protagonisti delle violenze: 7 stupri su 10 sono compiuti dal partner con ripetizione della violenza. Solo il 4% delle donne denuncia la violenza, il dato resta costante come in precedenti rilevamenti questo significa che, al di là delle varie pubblicità "progresso", le donne violentate non percepiscono alcun cambiamento reale e la possibilità di ottenere giustizia e aiuto. Tra le iniziative del Governo Italiano sul tema del contrasto alla violenza verso le donne, nel marzo del 2006 il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri attiva un'azione di sistema per il sostegno all'emersione e al contrasto del fenomeno della violenza verso le donne, italiane e straniere, inteso in ogni sua forma (fisica, sessuale, psicologica, economica, di coercizione o riduzione della libertà, sia in contesto familiare che extrafamiliare, sia in forma di stalking). Nell'ambito di tale progetto ha reso operante il Numero di pubblica utilità 1522, un servizio di accoglienza telefonica specificamente rivolto alle vittime di violenza, ed ha realizzato azioni di sistema volte allo sviluppo di una Rete nazionale operante, attualmente, attraverso un rapporto diretto con 28 Ambiti Territoriali di Rete. Lo slogan del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, "Donna non sei sola", è un invito quindi a tutte coloro che si sentono in situazioni di disagio, che con una chiamata possono chiedere e ricevere aiuto.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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