Non sono state le acque del Canale di Sicilia ad uccidere centinaia di migranti nello spazio che fronteggia l'isola di Lampedusa. Quelle donne, quegli uomini, quei bambini sono stati affogati da una classe dirigente mascalzona ed inumana che continua a lavare i suoi panni nelle acque sporche del capitalismo finanziario. Non è stato il mare a risucchiare le centinaia di migranti affondati a Lampedusa. Ad ucciderli è il delirio totalitarista dei governi delle holding che li priva persino dello stretto necessario. A svuotare ogni giorno i migranti stanziati nello stivale sono dei centri di detenzione che poco hanno di diverso da Dachau e da Mauthausen. Gli stessi creati da una legge di stampo nazifascista varata dal signor Napolitano e dalla signora Turco e successivamente novellata dal progetto sanguinario di Bossi e Fini, che ha consacrato la pratica umanamente e giuridicamente abominevole dei respingimenti. A ferire ogni giorno queste persone è l'approssimazione propagandistica di certi eroi dell'antisistema che, forti del megafono di uno dei più grossi gruppi editoriali del Paese, si fanno promotori di una raccolta-firme per cancellare la Bossi-Fini, trascurandone le interconnessioni dialettiche con altri provvedimenti dello stesso tipo, per darli in pasto ad un'opinione pubblica sempre più frastornata e disorientata. Salvo opporsi, al tempo stesso, al riconoscimento di un'amnistia che dia respiro a luoghi di detenzione selvaggia ed inumana, per oltre la metà occupati da trasgressori comuni. E sol perché quel favor rei si estenderebbe al nemico numero uno delle loro narrazioni, a quell'uomo che ha trainato acqua e foraggio ai loro mulini negli ultimi venti anni. Ad uccidere questi migranti sono gli stessi protagonisti coalizzati nell'impegno di far detonare una intera società, bombardandone i fondamenti di rispetto e solidarietà in nome della massimizzazione dell'interesse dei loro padrini speculatori. Maciullarne le carni per ridurne la polpa ad un sol comune denominatore: come sui monti del Guadarrama, "è di lunghezza un metro e ottanta, uno e cinquanta di profondità".
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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