
Treviso. È risaputo, il cane è il migliore amico dell'uomo. Con la sua fedeltà senza limiti e il suo carattere allegro il cane accompagna da millenni l'essere umano. Elliot Erwitt, il famoso fotografo franco americano, non poteva scegliere un soggetto migliore durante la sua carriera. L'artista esporrà a Treviso documenti, video ed oltre 80 scatti realizzati dagli anni ‘50 ad oggi attraverso la mostra "I cani sono come gli umani, solo con più capelli", titolo tratto da una dichiarazione rilasciata durante un'intervista. Il prestigioso evento è stato organizzato da Suazes in collaborazione con la Fondazione Cassamarca di Treviso e Magnum Photos e si svolgerà presso gli spazi di Casa dei Carraresi dal 22 settembre al 3 febbraio 2019. Sarà la prima volta che gli scatti di Erwitt saranno presenti in Italia. Le fotografie esposte saranno molto particolari, infatti sono state realizzate ponendo l'obiettivo ad altezza di cane facendo scorgere dei padroni soltanto piedi e gambe. Il cane, come si potrà notare nelle foto, è un soggetto artisticamente in contrasto con il suo padrone, anch'egli presente negli scatti. Una figura rigida e composta come quella dell'uomo posta accanto a quella naturale e gioconda dell'animale. Il risultato è una fotografia in bianco e nero ironica e suggestiva al tempo stesso. Le eccentriche pose degli animali immortalati sono state ottenute dal fotografo spaventandoli mediante latrati e squilli di tromba poco prima dello scatto. Elliot Erwitt è un esperto che vanta una ricca carriera alle spalle. Nato a Parigi, ha vissuto in Italia fino al 1938 per poi emigrare negli USA a causa delle leggi razziali. Negli anni ‘50, durante il servizio militare, venne impiegato come assistente fotografo nell'esercito per via della sua passione ed abilità. Successivamente, Erwitt lavorò per la nota compagnia americana Standard Oil ed in seguito come freelance. Fu nel 1963 che il fotografo riuscì ad essere assunto presso la prestigiosa Agenzia Magnum di New York, fondata nel 1947 da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandiver. La carriera ha portato Erwitt ad affacciarsi anche all'interno del mondo del cinema dove si è dedicato a documentari, film e spot televisivi tra cui "Arthur Penn: the Director "(1970), "Beauty Knows No Pain" (1971) e "Red, White and Bluegrass" (1973). Inoltre il fotografo ha pubblicato quattro libri dedicati ai cani: "Son of Bitch" (1974), "Dog Dogs" (1998), "Woof "(2005) e Elliott Erwitt's Dogs (2008). Elliot Erwitt è un'artista contemporaneo cui il principale scopo è quello di narrare attraverso le immagini scattate la realtà e la società odierna. In particolare, la mostra di Treviso sarà un modo per farci analizzare da vicino il profondo rapporto dell'uomo verso questi splendidi animali e quindi il loro legame inossidabile che va avanti da secoli.