Genova. La città ligure apre ufficialmente al pubblico le porte del Palazzo della Meridiana in occasione di una delle mostre più attese per la chiusura di questo anno. Visitabile fino al prossimo 9 dicembre, Genova offre al suo pubblico un'importante occasione per rivivere i capolavori del XIX secolo in Italia con l'allestimento di una mostra a loro dedicata, "I Macchiaioli". Si tratta di una vera opportunità per rivivere gli antichi fasti, percorrendo un ponte ideale che porterà dritti nel cuore della splendida Firenze, quando ai tavoli del Caffè Michelangelo un gruppo di giovani artisti impiegava le proprie giornate a disquisire intorno tematiche artistiche dai toni chiaramente anticonformisti. Il nome a loro affidato non fu scelto volutamente, in quanto fu coniato per la prima volta nel 1862 da un giornalista della Gazzetta del Popolo, che lo utilizzò per identificare questo gruppo di giovani in senso marcatamente denigratorio. Nonostante ciò, i pittori presi ormai di mira riuscirono a trarre beneficio anche da questa situazione poco favorevole. Il termine divenne la parola-chiave di tutto il loro percorso artistico. Sulla base di tale concetto fu messa a punto la teoria secondo cui è l'immagine reale ad essere costituita da un contrasto di macchie di colore e di chiaroscuro. Sebbene la scalata verso il successo fosse stata decisamente ardua, tuttavia la notorietà non tardò ad arrivare: la teoria della macchia divenne diretta antesignana delle enunciazioni teoriche degli impressionisti francesi, che dai Macchiaioli seppero sapientemente trarre linfa vitale.
La mostra di Palazzo della Meridiana apre le sue sale per raccontare lo spirito anticonvenzionale, evidenziando le fasi che hanno segnato il percorso formativo dei principali protagonisti del movimento, da Telemaco Signorini a Giovanni Fattori, da Vincenzo Cabianca a Silvestro Lega. Oltre 50 saranno le opere, provenienti da collezioni sia pubbliche che private, disponibili ad uno sguardo attento e scrutatore degli amanti dell'arte. Numerosi gli approfondimenti ed i focus organizzati dall'associazione "Amici di Palazzo della Meridiana" in collaborazione con "Vidi Mostre". Numerosi focus saranno utili per comprendere al meglio le caratteristiche preponderanti che hanno contribuito alla nascita di tale movimento. Proprio come se fosse una storia da raccontare, si partirà dall'incipit delle origini che hanno dato vita ai Macchiaioli, analizzando nello specifico gli influssi con la realtà artistica francese dell'Ottocento ed i contatti con il resto della penisola. Sarà un momento unico nel suo genere per avere piena visione di quello che è stato un periodo rivoluzionario sotto le spinte di un linguaggio totalmente nuovo, capace di portare una ventata di rinnovamento tra i generi pittorici. Inoltre, sarà proficuo prendere parte ad un'attenta analisi di confronto tra l'audacia di questo movimento che stava appena prendendo piede e le regole tradizionali, ormai radicate nella società, del mondo accademico. Sarà un'occasione per analizzare con minuzia veri e propri capolavori, apprezzandone non solo lo stile,ma anche le tematiche ricorrenti. A tal proposito, una caratteristica comune a tutti gli esponenti del gruppo è il ricorrere di scene tratte dalla vita quotidiana, attribuendo pari valore sia alla donna impegnata nel lavoro nei campi sia alla donna proveniente da un rango sociale più elevato. Lo stesso Telemaco Signorini scriveva: "Se quelle donne fanno una cosa piuttosto che un'altra non riguarda affatto l'autore, esse rendono evidente il paese e il paese le rende evidenti, le circonda della sua luce, le riflette, le illumina".
Ancora una volta abbiamo a che fare con un'Italia capace di amare l'arte e i suoi tesori, offrendo al pubblico la possibilità di prendere parte ad un processo culturale aperto al progresso e al rinnovamento. Riscoprire il gruppo di quei giovani Macchiaioli non è solo motivo di sviluppo ma è un momento di analisi precisa e dettagliata, scevra degli stereotipi e delle semplificazioni con cui il movimento ha dovuto confrontarsi per anni. Oggi si ha la possibilità di soffermarsi, oltretutto, sul rapporto con l'Accademia e il Purismo, passando alla finale comprensione del vero motivo che ha spinto i giovani pittori a rifiutare gli standard imposti dal modello dei classici, inteso come unico modello stilistico da cui l'artista avrebbe potuto trarre spunti per le proprie opere. Viene messa in mostra la cultura artistica insieme all'apparato storico-sociale di riferimento, ricoprendo un arco di tempo che giunge fino agli anni Sessanta. Sono queste le vere iniziative che rendono l'Italia un Paese degno del nome che porta. Quel che emerge è la voglia di diffondere il vastissimo patrimonio culturale e artistico che diventa ad oggi motivo di vanto. Genova ritorna ai suoi vecchi splendori, consentendo a tutti l'opportunità di rivivere i grandi successi dell'Ottocento. Riecheggiano nell'aria con tutta la loro forza le veloci pennellate dei Macchiaioli, che continuano ad affascinare grazie alle loro teorie spregiudicatamente rivoluzionarie. Palazzo della Meridiana offre un evento da cui poter cogliere e sviluppare forti spunti di riflessione, presentando agli occhi degli appassionati non solo le opere - un vero tesoro dal valore inestimabile - ma soprattutto lo stimolo per sviluppare un personale confronto attraverso più percorsi.
