
Salerno. "Abbiamo collezionato l'ennesima figuraccia mentre Napolitano parlava all'Unione Europea. Infatti alcuni esponenti della Lega, durante l'intervento del Presidente, hanno iniziato a contestare". Queste le parole del Sindaco De Luca nel corso della trasmissione "Salerno Città Europea". "Non c'è stato nemmeno il senso minimo del rispetto per la dignità del nostro Paese, è giusto contestare quando si dissente ma c'è modo e modo per farlo e quella non era la sede opportuna". Il primo cittadino ha poi parlato della situazione politica italiana che desta sempre più preoccupazione: "Si è aperta una stagione di riforme istituzionali, a partire dalla legge elettorale, ma non possiamo parlare all'Italia profonda, cioè alle famiglie e alle imprese, basandoci solo su tali discorsi. Condivido il malessere espresso da Squinzi contro il governo Letta quando sostiene che non si muove una foglia; quando è stato chiesto al Presidente di Confindustria se Letta somigliasse più ad Andreotti o ad Andreatta egli ha risposto dicendo che l'attuale premier è peggio di tutti e due: direi che queste parole fanno seriamente riflettere. E' positiva l'approvazione di una legge che incentivi la tecnologia delle piccole e medie imprese ma dal mese di agosto, quando è stata approvata tale legge, non si è mosso nulla. Il 99% dei politici che abbiamo a Roma non ha fatto esperienze sul campo, come ad esempio rivestire la carica di sindaco, e proprio per questo non riesce a comprendere le esigenze reali dei comuni cittadini". De Luca ha poi espresso la propria opinione in merito a Giovanni Toti, nuovo leader politico scelto da Berlusconi: "Di recente a "Ballarò" ho visto Toti, personaggio presentato dal Cavaliere come il futuro del centrodestra ma a me sembra un salmone norvegese: ascoltando il suo intervento aspettavo il momento dell'acuto ma, purtroppo, non è arrivato. Spero che abbia delle qualità nascoste che salteranno fuori in futuro". In chiusura il primo cittadino ha riportato l'attenzione sul grave problema dell'edilizia carceraria: "Abbiamo inserito nel bilancio dello Stato alcune risorse destinate all'edilizia carceraria in quanto si rischia una seria penalizzazione perché non rispettiamo alcune regole elementari; da decenni non si riesce a risolvere tale problema, ma ci vuole tanto? Basterebbe solo maggiore capacità da parte del Governo e determinazione, ma nessuno ha un reale interesse verso la questione e si continua a rimandare".