
Salerno. L'intervista del primo cittadino Vincenzo De Luca oggi non poteva non affrontare la delicata questione che il nostro Paese, ancora una volta, sta vivendo: l'ennesima caduta di un governo. Il Sindaco ha espresso dettagliatamente la propria opinione: "L'Italia sta affrontando un'altra situazione difficile e da ogni parte si levano dubbi e incertezze. A mio avviso, solo i fatti potranno parlare nel tempo, facendoci comprendere cosa è giusto e cosa non lo è; l'alternativa non l'avremo limitandoci a cambiare premier, bensì attuando una svolta radicale che consenta di far rinascere dalle ceneri la nostra nazione. E ciò sarà possibile solo attuando provvedimenti come un'efficace sburocratizzazione e gli investimenti sul lavoro. In questo senso Renzi mi sembra la persona adatta perché intende assumersi la responsabilità di costruire questa svolta di cui tanto si parla. Molti diranno - ha proseguito il Sindaco - che sarebbe stato preferibile approvare prima la legge elettorale andando così al voto; di certo sarebbe stato un iter più lineare ma dobbiamo accettare il cambio che si è verificato al vertice e sperare che il futuro ci riservi sorprese positive. I dieci mesi del governo Letta - ha continuato De Luca - non sono stati all'altezza dei problemi italiani, il Paese continua a cadere in pezzi e i comuni non hanno la possibilità di accendere mutui pur essendo gli enti che più hanno interesse ad investire. Anche una seria programmazione dei fondi europei risolverebbe molte problematiche ma noto che si continua a perdere tempo anziché sbrigarsi e voltare pagina. Insomma - ha concluso il primo cittadino - se il nuovo governo avrà entusiasmo e voglia di fare allora forse sarà possibile sistemare qualcosa, ma se si fallisce non ci saranno prove di appello e si apriranno nuovi scenari bui per la nazione". Un'ultima battuta ironica De Luca l'ha riservata alla sua vicenda ministeriale che, col termine del governo Letta, ha avuto il suo epilogo: "Anche nel mio caso si è evitato di farmi affaticare troppo ecco perché non sono state completate le procedure per rendere effettivo il mio incarico. Ripeto ancora una volta, dato che ormai questa vicenda è terminata, cosa ne penso: se all'epoca ho accettato il ruolo di viceministro è stato solo per tutelare il Sud e occuparmi della realizzazione di opere pubbliche che potessero giovare al nostro territorio ed al resto del paese, ma ho atteso inutilmente le deleghe per quasi un anno senza che il mio ruolo diventasse effettivo: con oggi abbiamo risolto il problema, è proprio il caso di citare la celebre poesia di Ungaretti: Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie".