
Salerno. La droga è da sempre un problema della nostra società, ma quello che oggi fa più notizia e fa preoccupare è il fatto che i nostri giovani si avvicinano sempre prima a questo mondo. Riprova ne sono stati i tanti arresti da parte delle Forze dell'Ordine di giovanissimi, passati da consumatori a spacciatori. E proprio da un'azione svolta dalla Guardia di Finanza di Salerno, che ha portato all'arresto di 18 persone complessive, per spaccio di droga, è partita la trasmissione "Salerno Parla". Ospiti intervenuti ieri, sono stati: Aniello Baselice, Presidente Aicat e Fondatore del Gruppo Logos; Aldo Diavoletto, Neuropsichiatra - Area Adolescenza dell'Asl di Salerno e Roberta Sapere, membro della Consulta Provinciale degli studenti di Salerno. In esterna, proprio dalla sede della Guardia di Finanza di Salerno: il Generale Antonio Pellegrino Mazzarotti; il Tenente Comandante Diego De Luca e il Capitano Jacopo Giusti. L'indagine condotta dai Finanzieri "deve far riflettere molto - ha esordito il Generale Mazzarotti - perchè si è riscontrata la presenza di minorenni come spacciatori". "Il contatto con le sostanze stupefacenti è un problema ormai conosciuto - ha detto il Dottor Diavoletto - e ha a che vedere con il fatto che i ragazzi di età adolescenziale, vanno incontro a quelli che chiamiamo i compiti di sviluppo, cioè tutto quello che devono fare per diventare adulto. La novità sta nel fatto che l'età di impatto con queste sostanze, si sta abbassando sempre di più e sono arrivate alla nostra attenzione - ha proseguito Diavoletto - delle sostanze che permettono agli individui di non considerarsi dipendenti e drogati, cioè le droghe sintetiche, che non creano neanche la paura della contaminazione". "L'indagine svolta è partita dall'attività di osservazione di un nostro militare che ha beccato dei ragazzini, intenti ad armeggiare con uno zainetto, dal quale tiravano fuori delle sostanze e le confezionavano - ha dichiarato De Luca - si tratta di giovani e giovanissimi, dediti allo spaccio nei licei del centro. Quello che è emerso da questa indagine, è che i ragazzini non si sono resi conto subito di quello a cui stavano andando incontro, e soprattutto non hanno pensato che avevano a che fare comunque con persone più adulte che li manovravano come marionette, arrivando addirittura a minacciarli di violenze fisiche, in caso di mancato pagamento. I giovani più esperti, controllavano infatti questi giovanissimi incensurati che erano l'anello di congiunzione con un mondo superiore, fatto di persone con uno spessore criminale più costruito. I giovanissimi venivano utilizzati soprattutto come corrieri". "Le persone più grandi erano già i fornitori di questi più piccoli - ha precisato Mazarotti - la disinvoltura con cui i ragazzi si scambiano soldi e droga in luoghi pubblici è sicuramente una novità dei nostri tempi. Per evitare questi fenomeni, è necessario che le famiglie parlino con i propri figli e che anche le scuole facciano la loro parte". Secondo Baselice: "Assistiamo sempre più a una banalizzazione di questo fenomeno. C'è l'assenza di un discrimine tra ciò che è buono e ciò che è male. Il genitore oggi non si fa carico più, come un tempo, di capire cosa fa il figlio, con chi esce, quali sono i suoi interessi. La droga fa parte della quotidianità, insieme al gioco alle slot machine, usare il viagra e altri comportamenti non convenzionali. Ottenere soldi in modo facile, è il dictat della nostra società. Abbiamo perso il senso della legalità e dell'etica". "Il ruolo della famiglia viene a mancare. I genitori - ha denunciato la Sapere - pensano troppo ai propri impegni e troppo poco ai figli, che poi finiscono in giri di droga, la maggior parte delle volte perchè si sentono esclusi dal gruppo". "Le indagini che hanno portato all'arresto di questi ragazzi - ha dichiarato Giusti - sono state condotte utilizzando più canali: le intercettazioni, gli appostamenti. Inoltre lo stupefacente è stato ceduto più volte a titolo di credito". "Il giochetto della cessione a credito - ha precisato De Luca - crea una specie di legame con i fornitori. I ragazzini delle volte, sono arrivati anche ad impegnarsi il motorino, per pagare la droga". "Per cercare di arginare questo fenomeno - ha affermato la rappresentante degli studenti - bisognerebbe fare prevenzione e informazione nelle scuole. La Consulta, organizza a questo scopo, degli incontri con persone direttamente coinvolte e anche con le istituzioni. Nel mondo giovanile purtroppo vide l'indifferenza, sembra tutto normale e lecito ed ognuno pensa ai fatti suoi". "La Guardia di Finanza - ha precisato Mazzarotti - sono ormai 3 anni che svolge attività di comunicazione nelle scuole primarie e secondarie, con incontri informali, colloquiali. Però noi non possiamo sostituire il ruolo di altre istituzioni, in primis la famiglia". Parlando di famiglie, il Dottor Diavoletto ha messo in allerta i genitori: "ci sono dei segni che aiutano a capire che c'è qualcosa che non va, come per esempio un cambiamento di comportamento, preoccupazione, ansia, insofferenza alle regole, un ritmo sonno-veglia diverso, le uscite. Sono tutti segnali che messi insieme sono un campanello di allarme per qualsiasi genitore. Il ruolo della scuola è fondamentale, ma bisogna intervenire già dalle scuole elementari". Si è parlato anche di nuove droghe, ma quali sono e quali effetti provocano? "Le nuove droghe sono le droghe sintetiche - ha spiegato De Luca - sul mercato ormai da diversi anni. Queste hanno una base sintetica con un elemento tossicologico molto più alto rispetto a quelle classiche. Sono anche molto più pericolose, perchè arrivano subito al cervello e danno un effetto dirompente da subito. Una di queste droghe è l'Jbl, liquido inodore, incolore e insapore, noto alle cronache perchè utilizzato in caso di stupro, in quanto il suo effetto è quello di far scordare tutto quello che è successo prima della sua assunzione. Queste sostanze - ha concluso - vengono sintetizzate da alcune sostanze chimiche legali. Ecco perchè noi teniamo anche sotto controllo le vendite di queste sostanze". In conclusione tutti concordi nel dire che oggi dire "no" a queste sostanze è una vittoria, non è una debolezza. L'alternativa allo sballo, c'è sempre. Bisogna proporre altri stili di vita.