Roma. Il nuovo Dpcm dell'1 Aprile 2020 firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte conferma le misure già esistenti con una proroga che partirà il 4 Aprile e arriverà al 13 Aprile, il giorno di Pasquetta. Restano dunque in vigore i divieti, mentre tutto ciò che è consentito dovrà comunque essere fatto rispettando la distanza di almeno un metro dagli altri e indossando la mascherina. Per chi torna dall'estero rimane l'obbligo di autodenunciarsi comunicando l'indirizzo dove si va a stare e rimanendo in quarantena per 14 giorni. L'unica novità contenuta nel provvedimento riguarda il divieto di allenamento per atleti professionisti e dilettanti. Per quanto riguarda la possibilità di passeggiare con i bambini, che una circolare del Viminale sembrava aver reso possibile, il presidente del Consiglio ha precisato che: "Non abbiamo affatto autorizzato l'ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l'accompagno di un bambino. Ma non deve essere l'occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive". Il decreto non prevede dunque la concessione della cosiddetta "ora d'aria" per i più piccoli nel timore che questo possa diventare - soprattutto nel fine settimana e con l'arrivo delle festività pasquali - un pretesto per poter far uscire i nuclei familiari.
COSA SI PUO' FARE
Si può uscire per portare a spasso il cane ma sempre rimanendo "in prossimità della propria abitazione e comunque per un tempo limitato". Si può uscire per andare dal medico oppure per fare analisi o altri esami diagnostici. In moto si va, ma da soli. Si può uscire per fare la spesa, andare in farmacia, acquistare altri prodotti di prima necessità (anche in un altro Comune se nel proprio non è possibile e comunque giustificando il motivo). Si può uscire per andare all'edicola e comprare i giornali. In moto si può andare, ma da soli, mentre in auto il passeggero, oltre al guidatore, può sedersi nel sedile posteriore. L'uso della bicicletta è consentito per lavoro e le altre esigenze.
COSA NON SI PUO' FARE
Sono state confermate le limitazioni al jogging e, più in generale, all'attività motoria all'aperto: si può correre e fare esercizi di ginnastica, ma da soli e soltanto in prossimità della propria abitazione. In ogni caso tenendo la distanza da tutte le altre persone. La stessa regola vale anche per chi va in bicicletta: pedalata ma soltanto vicino casa. È vietato andare nelle seconde case a meno che si abbia "necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni".
COSA RIMANE APERTO
Rimangono aperti i supermercati, i negozi di generi alimentari e quelli che vendono prodotti per la pulizia della casa. Permesso di tirare su le serrande anche ai negozi etnici che vendono cibo. Sono aperte le farmacie e le parafarmacie. Lavorano i tabaccai e i benzinai. Sono aperte le edicole e i rivenditori di giornali e riviste. Sono aperti i meccanici, i ferramenta. Sono aperti i punti di ristoro all'interno degli ospedali. Si possono invece acquistare computer, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici. Sono invece aperte le banche, gli uffici postali, i call center, le agenzie assicurative e finanziarie. Possono lavorare gli studi legali, quelli di ingegneria anche se la raccomandazione del governo è di svolgere soltanto le attività indispensabili e favorire il lavoro in Smart working. I trasporti pubblici possono funzionare regolarmente anche se a livello locale sono state decise limitazioni delle corse. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio "nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto". Sono aperti gli autogrill e gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all'interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali.
COSA RIMANE CHIUSO
Rimangono chiusi i parchi, i giardini pubblici, le aree gioco e quelle per le attività ludiche. È vietato spostarsi in un Comune diverso da quello in cui ci si trova se non per "comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza, o motivi di salute". Stop a estetiste e barbieri. Sono sospesi pure parrucchieri, barbieri, centri di estetica. Chiusi i negozi di abbigliamento. Sono chiuse palestre, piscine, sale bingo, sale giochi. Sono sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle inserite nella filiera alimentare e farmaceutica e quelle indicate nel codice Ateco. Rimangono dunque chiuse fino al 13 aprile le aziende non ritenute essenziali. Continua invece il blocco del settore edile, dunque anche le ristrutturazioni. Unica eccezione riguarda i cantieri aperti per manutenzione e ricostruzione delle infrastrutture, compreso quello del ponte Morandi. Rimangono chiusi al pubblico bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e pub. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio "nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto". Restano chiuse le discoteche, i cinema, i teatri. Rimangono vietati gli eventi pubblici, le mostre, i convegni. Sono vietati i funerali, mentre si possono celebrare i matrimoni purché siano presenti soltanto gli sposi e i testimoni e naturalmente ci sia la possibilità di mantenere la distanza. Come detto, c'è un nuovo divieto che riguarda l'attività sportiva. Il governo ha deciso di sospendere gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici e privati. Sono sospese anche le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti all'interno degli impianti sportivi di ogni tipo.