
Roma. Giovedì 15 Maggio prenderà il via da Roma la settima campagna nazionale di prevenzione dei Delitti familiari organizzata dall'Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia con i dipartimenti Osservatorio Nazionale Stalking, Centro Presunti Autori di violenza e stalking, Osservatorio Nazionale Delitti Familiari ed il Sindacato di Polizia Coisp. La campagna interesserà la Campania, l'Abruzzo e il Lazio. I risultati della ricerca iniziata nel 2013 dai ricercatori volontari dell'Osservatorio Nazionale Delitti Familiari, anche se già rilevanti, devono considerarsi imprecisi per difetto. Le persone che hanno perso la vita potrebbero essere già oltre 90 a seguito di un delitto familiare. Si definisce "delitto familiare" sia l'azione psichica intesa come molestia e violenza psicologica, attuata anche tramite mezzi elettronici e telefonici, sia quella fisica esercitata da una o più persone che può consistere nella soppressione della vita di una persona con cui si instaura una relazione parentale, amicale, amorosa, lavorativa, di vicinato e prossimità. Non di rado può scaturire in atti autolesionistici o suicidio. E' un tipo di delitto che si basa su ragioni e motivazioni profonde e difficili da individuare. La vittima può costituire oggetto di odio, invidia, frustrazione e proiezione oppure può essere una persona verso cui si prova un profondo senso di colpa che può motivare il persecutore alla messa in atto del delitto familiare. I delitti familiari analizzati dai ricercatori volontari dell'Aipc nel primo quadrimestre del 2014 sono stati gli omicidi su vittime adulte di cui 28 donne e 31 uomini, 8 su minori e 16 suicidi spesso a seguito di omicidi. L'autore è stato una persona con cui si instaura una relazione parentale, amicale, amorosa, lavorativa, di vicinato o prossimità ovvero esiste un rapporto di conoscenza. Il movente può essere differenziato: di solito è una frustrazione, un odio e un'invidia generata da un rifiuto, un abbandono o una separazione reale o immaginaria. La matrice è da ricercare nella manipolazione affettiva - violenza psicologica che produce insicurezza, mancanza di fiducia, bisogno di protezione, dipendenza, attaccamento insicuro e terrore del distacco nelle relazioni interpersonali con una componente affettivo - sentimentale significativa. Non a caso oltre l'80% dei casi di violenza, stalking e omicidi è preceduto da quello che può essere definito "programma introduttivo" basato sulla violenza psicologica o manipolazione affettiva che predispone le persone ad accogliere dalla persona che li agisce tutto quello che decide di fare (Ons, Lattanzi, 2007). Come se si riattivasse una sorta di memoria "affettiva" che si associa a comportamenti conosciuti e quindi rassicuranti. Gli interventi nelle Regioni saranno indirizzati essenzialmente agli studenti, ai genitori, ai docenti, agli operatori socio sanitari e della sicurezza. I numerosi omicidi familiari che affliggono l'Italia hanno come scena del crimine la famiglia o la coppia e hanno come prodromi nel 50% dei casi comportamenti violenti e persecutori che sembrano non avere soluzione di continuità. La campagna comincerà il 15 Maggio a Roma presso la Sala Rosi del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute del Comune di Roma con il seminario ad ingresso libero "La manipolazione affettiva". Seguirà il 16 Maggio a Salerno presso l'Aula Consiliare della Provincia il Seminario "I delitti familiari: quale prevenzione?". Proseguirà a Roma il 5 Giugno presso la Sala Rosi del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute del Comune di Roma con il seminario "I sex offender". Si concluderà il 19 Giugno a Roma con un seminario presso la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso. Dal 2012 i volontari psicologi e psicoterapeuti dell'Aipc hanno attivato un progetto pilota di rieducazione con colloqui individuali e di gruppo, dedicato ai ristretti per i reati di violenza domestica, violenza sessuale e stalking.