Roma. "Ci chiedete la fiducia, ma come ci si può fidare se da anni si coniugano i verbi al futuro?". E' l'interrogativo che ha posto il senatore 5 Stelle Andrea Cioffi in una nota pubblicata su Facebook. "Faremo la legge elettorale, faremo la legge sul conflitto d'interesse - rivolgendosi a chi ha governato il Paese negli ultimi due anni - , aboliremo i rimborsi elettorali, restituiremo l'Imu, mai con i comunisti, mai con il PDL. Sempre il tempo futuro, ma la fiducia non si ottiene con le sole dichiarazioni, la fiducia si conquista con le azioni fatte, con la corrispondenza tra le promesse e le azioni conseguenti". Andrea Cioffi è critico sulla fiducia al Governo e, quasi come un fiume in piena, chiarisce la sua posizione e quella del movimento: "Parafrasando una canzone: se noi ci fidassimo di voi, voi cosa sareste disposti a perdere? Sareste disposti a far sì che i cittadini possano esprimersi con un referendum propositivo senza quorum? Sareste disposti a fare una seria legge anticorruzione? A ripristinare il falso in bilancio? Sareste disposti a smettere di essere parlamentari dopo aver fatto due legislature? Questo governo nasce da un accordo tra due schieramenti che si sono falsamente contrastati per venti anni ed adesso siamo all'epilogo finale: cade il velo e i due corpi sono nudi, avvinghiati". "Noi vogliamo dare una scossa a questo sistema stabile, a questa continua conservazione dello status quo. Noi siamo entrati in questo consesso perché siamo, vogliamo essere, rivoluzionari, portatori di un modo diverso di fare le cose. Noi giochiamo a carte scoperte". "Siamo qui per far si che tutti i cittadini al di fuori di questi palazzi siano presenti. Non solo chi ci ha votato ma tutti perché è dalla conoscenza delle cose che nasce una nuova consapevolezza. Abbiamo appena iniziato a inserirci nella macchina parlamentare e vi diciamo che potremo essere olio oppure sabbia. Saremo olio lubrificante tutte le volte che le vostre azioni saranno volte all'interesse collettivo, saremo sabbia e incepperemo gli ingranaggi ogni volta che prevarranno interessi di parte". "Fuori c'è un malcontento, una disperazione, una rabbia alla quale si deve dare risposta. Ma voi siete in grado di cambiare? Di cambiare marcia e identità? Noi vi perdoniamo ma voi avete il coraggio di cambiare? Il dubbio non solo è lecito - conclude il grillino - ma è quasi una costatazione. Perciò non ci fidiamo e non vi daremo la fiducia".
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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