
Salerno. Il consueto appuntamento del venerdì pomeriggio con "Salerno Città Europea" si è aperto affrontando la delicata situazione che vede protagonista l'Ucraina: "La vicenda ha avuto un'evoluzione prevedibile ma per fortuna non è avvenuto l'irreparabile; la Russia ha voluto l'annessione del territorio di una popolazione che per la maggioranza è russa, territorio che in precedenza era stato concesso all'Ucraina da Krusciov: non mi sembra che le richieste della Russia siano un'assurdità. Credo che - ha proseguito De Luca - gli errori dell'Occidente siano stati pagati da tutti. L'atteggiamento più giusto consisterebbe nel riaprire le trattative diplomatiche, estremamente delicate soprattutto per un paese come l'Italia. Gli Stati Uniti possono permettersi di inasprire i rapporti con la Russia perché non avrebbero nulla da rimetterci, mentre la nostra nazione avrebbe molto da perdere. Cerchiamo di seguire questa vicenda con equilibrio, senza creare un inutile clima da Guerra Fredda". Il primo cittadino è poi passato ad analizzare l'atmosfera che si respira in queste ultime settimane in Italia: "Per recuperare credibilità all'interno dell'Europa dovremo lavorare molto duramente. Nel corso dell'incontro tra Renzi e Barroso abbiamo assistito ad un sorriso ironico da parte del primo ministro spagnolo e non sono cose che fanno piacere. E' già la seconda volta che qualcuno ride alle spalle dei rappresentanti del nostro Governo e i rapporti con l'Unione Europea sono alquanto complicati. In Europa ragionano in modo pratico, guardano i numeri e i fatti, non gli annunci programmatici, per cui la nostra immagine attuale è quella di un Paese che fa uso di 10 miliardi di euro recuperati dai tagli alla spesa pubblica e li usa per dare un aumento di stipendio. Intendiamoci - ha sottolineato De Luca - è una decisione importante per l'Italia ma l'Europa si pone qualche problema. Pensiamo anche alla sicurezza nel nostro Paese: siamo già al limite quindi i tagli in quel campo dovrebbero essere ben ponderati. Noto un maggiore dialogo tra il Governo ed i comuni italiani ma, come sempre, resto scettico e ritengo che dovremo aspettare risultati concreti. Staremo a vedere se si determinerà un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni che hanno costituito solo un bagno di sangue per i comuni, soprattutto per gli scarichi di responsabilità trasferiti sulle loro spalle. Ho anche appreso di recente che qualcuno ha proposto un accorpamento del Sud in un'unica regione. Per l'amore di Dio - ha concluso il Sindaco - concentriamoci piuttosto nel rendere efficiente ciò che abbiamo ed aboliamo il clientelismo politico".