Anche per le "sister model" quindi valgono i requisiti di sempre:alte, giovani e magrissime con l'obiettivo principale di portare la cristianità in passerella. Le ragazze devono imparare a condurre una vita esemplare ed essere capaci di far filtrare la loro bellezza interiore. Secondo il sito web dell'agenzia, Mol è nato negli anni Novanta dall'idea del suo fondatore che decise di voler sfidare e rinnovare la cultura della passerella. La sua filosofia è basata su valori cristiani. Alle ragazze che desiderano essere ingaggiate viene chiesto di iscriversi ad una serie di corsi che spesso sono ospitati da chiese anglicane. Alla modella dalle grandi aspirazioni , Mol assicura di avere uffici in tutto il mondo, con affiliati in Giappone,Singapore, Hong Kong, Corea del sud, Taiwan,Usa, Malesia e in tutto il resto d'Europa.

Avere maggiori informazioni sull'organizzazione dell'associazione e sull'identità di chi la gestisce non è molto semplice. Il domenicale britannico , infatti, non è riuscito ad ottenere alcuna intervista ed inoltre si è scoperto che l'indirizzo dell'agenzia corrisponde ad un piccolo appartamento nel sud di Londra. Molto è perciò lo scetticismo di fronte a questa alternativa spirituale. Il presidente dell'associazione degli agenti di modelle britannica, Laurie Kuhrt, si è così espressa: "Se cercano con onestà di contattare gente ed insegnare loro la bontà, non ho nessun problema.

Ma essere modelle non ha a che fare con la bellezza interiore: si tratta di vendere beni e servizi". Secondo il mio modesto parere e accodandomi all'idea del presidente di cui sopra, seppur l'iniziativa possa essere ammirevole per i sacri valori enfatizzati, le persone che vogliono cogliere la vera anima delle modelle in passerella sono alquanto poche. Sarebbe come vedere un salumiere dietro il proprio banco di lavoro con addosso un Gucci haute couture. In sintesi , il concetto è che ognuno dovrebbe limitarsi a fare il proprio lavoro: i calciatori giocano, i ballerini ballano e le modelle... sfilano!