Il decreto ha previsto un progressivo passaggio al digitale terrestre delle varie regioni italiane divise in 16 aree a partire dal secondo semestre del 2009 fino al secondo semestre del 2012. Già avvenuti nel secondo semestre del 2008 e nel primo semestre dell'anno in corso i passaggi nelle aree cosiddette all digital, ossia Sardegna e Valle D'Aosta. Subito dopo è toccato al Trentino (15 febbraio), al Piemonte (20 maggio), al Lazio (16 giugno). Via via si passerà al digitale nelle altre regioni fino alle ultime due, Sicilia e Calabria, dove la transizione avverrà alla fine del 2012. A partire dal 14 ottobre prossimo si vedrà la tv digitale terrestre anche in Campania (limitatamente ai canali Rai2 e Rete 4). Per il passaggio definitivo in Campania bisognerà aspettare il mese di dicembre.
Ma in definitiva cosa è cambiato? Cosa succederà a partire dal 14 ottobre?
Tra i vantaggi un maggior numero di programmi disponibili (il numero di programmi TV che è possibile trasmettere con la DTT è moltiplicabile anche fino a dieci: infatti, su una singola frequenza televisiva, mentre in analogico si può trasportare un solo programma, in digitale ne possono essere trasportati da 5 a 7 e in prospettiva, con tecniche di compressione sempre più evolute, fino a 10 a seconda del tipo di programmi e della qualità prefissata dall'emittente televisiva; vengono così ampiamente superati i limiti dell'attuale sistema che non consentiva l'introduzione di ulteriori programmi TV), una migliore qualità immagine/audio perché la trasmissione digitale rispetto a quella analogica è particolarmente robusta ai disturbi quali echi, interferenze, ecc., la possibilità di partecipazione attiva e immediata ai programmi televisivi (espressione di preferenze, selezione di prodotti, ecc.) con semplici azioni sul telecomando, invece che con l'effettuazione di telefonate o l'invio di SMS, la possibilità di usare il mezzo televisivo per l'utilizzo di servizi di informazione e di pubblica utilità ora accessibili solo con mezzi più complessi (ad esempio, reti aziendali oppure PC domestico collegato a Internet), un minore inquinamento elettromagnetico in quanto la DTT richiede potenze di trasmissione inferiori rispetto a quella analogica.
E tutto questo acquistando semplicemente, se non si possiede un televisore di ultima generazione, un decoder e senza nessun canone aggiuntivo rispetto a quello che già paghiamo, almeno per i cosiddetti programmi in chiaro, cioè quelli che si possono vedere gratuitamente. Si perché ci sono anche servizi a pagamento che permettono di vedere particolari eventi per mezzo di una carta prepagata da inserire nel decoder. Decoder da non confondere con quello che già tanti possiedono e che insieme ad una parabola, che invece nel caso della tv digitale terrestre non serve, consente di ricevere la Tv satellitare.
La televisione digitale terrestre ha introdotto un processo di innovazione nei contenuti televisivi; arricchendo la programmazione con i servizi interattivi.
Questi servizi, mantenendo inalterata la funzione tradizionale della televisione, comunicazione, intrattenimento e informazione, introducono un elemento di novità creando una relazione ed interazione tra utente e broadcaster.
L'interazione avviene con estrema facilità d'uso attraverso il telecomando, che in questo modo integra in un unico strumento azioni che fino ad oggi prevedevano l'uso di diversi dispositivi (telefono, computer, posta, ecc.).
La convergenza che si realizza sul televisore di casa apre scenari interessanti, perché rende semplice ed intuitivo per il telespettatore interagire in tempo reale con il programma in onda.
Con il telecomando è possibile:
- partecipare a votazioni e sondaggi, sostituendo il telefono;
- ottenere informazioni aggiuntive, con una modalità simile alla fruizione via internet;
- giocare con quiz e test relativi al programma;
- acquistare prodotti collegati al programma.
A questa tipologia di servizi, legati al contenuto televisivo, si aggiungono quelli non associati ai programmi televisivi, quali:
- i servizi di T-government che permettono di accedere da casa a sportelli, uffici e banche dati di soggetti pubblici (enti locali, ospedali, scuole) e privati (servizi postali, banche, ecc.);
- il Superteletext, un arricchimento del modello teletext con flussi video sempre visibili, immagini e grafica con maggiori dettagli;
- la guida elettronica ai programmi (EPG), che consente ad ogni operatore di personalizzare il formato di presentazione della propria offerta di contenuti, con immagini e grafica avanzata.
Inoltre l'avvio delle trasmissioni in digitale terrestre ha coinciso con l'inizio delle sperimentazioni sui nuovi messaggi pubblicitari.
In particolare, l'interattività, introdotta dal digitale terrestre, ha reso possibile la sperimentazione di nuovi format e nuovi messaggi che hanno rinnovato l'interesse da parte dello spettatore.
Si apre dunque anche per la pubblicità una nuova frontiera e nuove possibilità di risorse, oltre all'aumento degli spazi pubblicitari tradizionali con le nuove offerte, anche e soprattutto con la sperimentazione di nuove formule e nuovi linguaggi assai più mirati e determinati.
L'opportunità di interagire, anziché assistere passivamente al messaggio pubblicitario, permette, infatti, di realizzare un passaggio di importanza fondamentale per il consumatore, da telespettatore passivo a teleutente attivo; rende possibile realizzare offerte esclusive dedicate agli utenti interessati; consente, infine, di aprire la frontiera delle vendite dirette anche innovando un nuovo rapporto virtuoso tra utente pubblicitario, messaggio realizzato e consumatore assai più consapevole e attento.
Tutto questo in definitiva è nient'altro che una nuovo traguardo della tecnologia.

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