Pertanto la politica locale deve mirare oltretutto ad essere attenta nella gestione del territorio, carpendone gli aspetti essenziali e funzionali per il suo rilancio e per il benessere della comunità .
Si parla, infatti, di pianificazione territoriale mirata a valorizzare l'insieme delle risorse economiche,finanziarie e ambientali per attrarre nuove imprese e nuove attività economiche.
Il marketing territoriale è,dunque,l'insieme di strumenti atti a promuovere il rilancio del territorio, attraverso una comunicazione capace di evidenziare le potenzialità di sviluppo e le caratteristiche socio-economiche e ambientali,incentivando l'imprenditoria locale.
La Pubblica Amministrazione per raggiungere le finalità del marketing territoriale deve,quindi, porre in essere una politica di promozione economica e sociale che da un lato incrementi la qualità della vita e dell'altro attrae investimenti e capitali.
Certamente occorre l' individuazione di un'agenzia adeguata che svolga un'attività di consulenza per definire il tipo di ciclo del marketing da seguire, in particolare la definizione dell'area e della giusta valutazione degli elementi e strumenti da utilizzare.
Per poter giungere a dette risultanze occorre , a monte, uno strumento urbanistico che, al di sopra degli interessi di parte, disciplini obiettivamente le potenzialità del territorio comunale ponendolo in grado di poter decollare con efficienza e col giusto equilibrio.
C'è bisogno,pertanto, di porre in essere un progetto omogeneo che valorizzi e crei le infrastrutture necessarie al servizio del rilancio socio-economico, perché solo.in tale contesto si possono raggiungere obiettivi positivi per il decollo definitivo.
Altro aspetto che va a potenziare l'autonomia dell'Ente locale è senza dubbio quello del "Federalismo Fiscale",questo è uno strumento che, se utilizzato bene, può migliorare il sistema della finanza pubblica.
Il federalismo fiscale deve necessariamente portare,anzitutto ad un vasto programma di razionalizzazione di tutto l'apparato, mediante accorpamenti di enti e riduzione di organi, perché c'è bisogno di far crescere il sistema pubblico in modo diverso, facendo funzionare solo quelle strutture che bene agiscono nell'interesse collettivo.
Occorre, cioè un ridimensionamento, cui contrapporre una agevole individuazione di specifiche attività amministrative, riconducibili alle funzioni fondamentali degli Enti locali. Occorre una omogenea informazione del bilancio, per addivenire a costi standard sulla base della spesa storica consolidata per ciascuna funzione. All'uopo qualcuno sottolinea che ancora non sussistono bilanci consolidati dei Comuni e delle società partecipate, per cui ancora non è possibile precisare il livello di spesa pubblica degli Enti territoriali, attinente ai servizi esternalizzati o svolti in forma associativa. Come pure viene sottolineato da più parte che la legge delega non appare idonea, in quanto, tra l'altro, il modello tributario delineato non è semplice, né comprensibile facilmente per la presenza di compartecipazioni ed addizionali.
Per rendere efficace il sistema bisogna che il cittadino sia messo in grado di verificare se la dimensione dei tributi pagati sia corrispondente alla qualità della funzione resa.
Se la sfida del federalismo è stata posta in essere, tuttavia restano delle preoccupazioni, per cui si ritiene che ancora passi del tempo per poter raggiungere il giusto obiettivo , che consenta al Comune di godere di quella autonomia finanziaria, di cui tanto si parla da anni, ma che ancora, in concreto, non è stata realizzata. Certamente bisogna tener conto dell'entità territoriale, della consistenza economica dell'ente locale, per poter equamente ridistribuire ricchezze che consentano di poter soddisfare servizi e qualità di vita all'interno della comunità amministrata in modo autonomo.
Ci auguriamo che i nostri Comuni escano fuori dalla sacca dell'immobilismo e dell'indebitamento per poter contribuire a costruire attraverso una forte politica autonomistica un'Italia federalista ed unita nel vincolo costituzionale che sancisce il principio di armonia con la Costituzione e di coordinamento della finanza pubblica. Il tutto finalizzato alla promozione dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale,per la rimozione di squilibri , a beneficio dell'esercizio dei diritti della persona.
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