
Ora è ufficiale e l'allarme arriva dall'Organizzazione mondiale della sanità. L'uso dei telefonini è potenzialmente cancerogeno per l'uomo. Secondo il Centro internazionale di ricerca sul cancro, le «prove che continuano ad accumularsi sono sufficientemente valide da giustificare una catalogazione a livello 2b », in una scala (fino a cinque) dei prodotti "potenzialmente cancerogeni per l'uomo", come ha spiegato Jonathan Samet, coordinatore del gruppo di lavoro che si è riunito per otto giorni a Lione. La valutazione degli esperti si basa sia sui test sugli animali effettuati finora sia sui dati degli studi epidemiologici sull'uomo: «In entrambi i casi le evidenze sono state giudicate "limitate" per quanto riguarda il glioma e il neurinoma acustico » ha spiegato Samet. Conclusione: «La nostra classificazione implica che ci potrebbe essere qualche rischio. Nel frattempo è importante prendere misure pragmatiche per ridurre l'esposizione ». Invita a non farsi prendere da allarmismi, invece, Assotelecomunicazioni che ha sottolineato come la medesima classe 2b, in cui sono state inserite le radio frequenze dei cellulari, includa anche sostanze di uso comune «come ad esempio il caffè e i sottoaceti ».