"L'intervento di social housing, come studiato ed elaborato dall'Ance di Salerno, sulla scorta dell'esperienza nazionale ed europea, unisce il diritto all'abitare allo sviluppo economico. L'edilizia sociale può essere un'opportunità di sviluppo ed un fattore stabilizzante. In questo processo gli enti locali non possono essere spettatori. Le amministrazioni locali devono poter partecipare al cofinanziamento attraverso l'apporto diretto di risorse finanziarie ma anche immobiliari, anche con la riduzione o l'esonero dal contributo di
costruzione o la riduzione di imposte comunali. La Regione devono sviluppare rapporti con le Fondazioni bancarie, al fine di destinare una parte dei fondi europei del Por 2007-2013 all'edilizia sociale ed a quella privata". Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario del Sicet Salerno, Vittorino Scarano: "É indubbio che le fasce maggiormente colpite sono quelle composte dai giovani che si affacciano al mondo del lavoro e che cercano autonoma sistemazione abitativa, dalla giovane coppia, dagli anziani, dagli studenti,dagli immigrati,e non da ultimi dai cosiddetti
'nuovi poveri'. Un recente rapporto sulla povertà ha evidenziato l'esistenza di una fetta, in crescita, della popolazione che non può permettersi di pagare un canone di affitto al prezzo di mercato.
La naturale conseguenza è l'aumento degli sfratti, la quasi totalità avviene infatti per morosità . Il dibattito a livello locale evidenzia come la problematica abitativa deve oggi coniugarsi sempre più con le nuove esigenze dettate dai cambiamenti demografici (invecchiamento popolzione),
dell'incremento della nuova famiglia monoparentale (anziani), dei bisogni
dei giovani e studenti alle nuove esigenze determinate dai flussi migratori".
Schietto e diretto il responsabile provinciale della Filca Salerno, Ferdinando De Blasio: "Prima di costruire case dobbiamo mettere in sicurezza il territorio. Il dissesto idrogeologico è dietro l'angolo e
bisogna intervenire prima che avvenga un'altra tragedia come quella di Sarno. La crisi del settore edile attualmente, in provincia di Salerno, necessità di una forte scossa per rilanciare un'economia che ormai è paralizzata. Molti guardano tale settore con indifferenza, ma non tutti
sanno che è uno dei comparti che manda avanti l'intera economia nazionale.
Sul piano edilizio occorre evitare l'aggiudicazione di appalti con il massimo ribasso che inducono a pensare ad un'operazione di riciclaggio di denaro. La politica per il momento resta arrogante e incapace di confrontarsi con i sindacati. A Salerno e provincia c'è bisogno di 40mila nuovi alloggi. Dei 158 comuni della provincia nessuno ha voluto discutere con il sindacato. Anche con il Comune di Salerno abbiamo avuto difficoltà . Tempo fa proposi al sindaco un protocollo d'intesa basato sulla legalità degli appalti, ma non ho mai ricevuto risposte in merito. Nella città capoluogo c'è un'azienda che chiede di costruire 171 appartamenti ma l'opera non è mai partita. Chissà perché".
Il dibattito è poi continuato con l'intervento del componente della presidenza nazionale dell'Agci con delega per il Mezzogiorno, Aldo Carbone: "La politica per l'Edilizia Sociale della Regione Campania è stata fortemente penalizzata quando furono sottratti i fondi. La mancanza di questi soldi ha ridotto ulteriormente la produzione di alloggi sia sovvenzionati che agevolati, ed il recupero programmato di 30 milioni di euro nella finanziaria del 2010 rende molto difficile la soluzione del problema in una regionedove c'è necessità di costruire almeno 300.000 mila nuove abitazioni. Da oltre due anni manca con le cooperative, sebbene richiesto, e più volte sollecitato alle istituzioni, un confronto serio e costruttivo sulle tematiche di sostegno alla casa nel quadro generale di interventi che
vanno dall'edilizia sovvenzionata a quella convenzionata sia in locazione
che in proprietà ".
I lavori si sono conclusi con l'intervento del direttore dell'Ance
Salerno, Giovanni Veneri: "Dobbiamo essere concreti e lavorare su proposte
serie e reali. Oggi la nuova sfida è lavorare sui fondi di partenariato
come è accaduto in Emilia Romagna. Il documento presentato dalla Cisl
Salerno è un punto di partenza per costruire qualcosa di importante".