Washington DC (Usa). "America, sono onorato che tu mi abbia scelto per guidare il nostro grande Paese". Con queste parole Joe Biden ha annunciato su Twitter la vittoria arrivata dopo tre giorni di incertezze e un conteggio lentissimo e ancora in corso. La chiave di volta è stata la Pennsylvania, che ha dato al candidato democratico i 20 grandi elettori necessari per sfondare la soglia dei 270, arrivando a 273. Joe Biden, 77 anni, è il 46esimo presidente degli Stati Uniti. Nel conteggio finale Biden arriva a 306 delegati, ben al di là di 270, la soglia minima della maggioranza, considerando che sono 538 i rappresentanti del Collegio elettorale. L'affluenza straordinaria di circa 150 milioni di elettori, contro i 137,5 milioni di quattro anni fa ha portato Biden ad ottenere più consensi di sempre: 73 milioni. Il suo avversario, Donald Trump, è il secondo con 70 milioni ed ha accumulato circa 5,7 milioni di preferenze in più rispetto al 2016. Ma era, ed è rimasto, un leader minoritario nel Paese. Nonostante non sia arrivata l'attesa "onda blu" prevista da alcuni sondaggisti, Biden si è presentato agli elettori con una coalizione larga e con una novità epocale: Kamala Harris, la prima vice presidente di colore della storia. Il ticket Biden-Harris ha promesso di riunificare il Paese, nel mezzo della pandemia e della crisi economica. Come previsto, il presidente in carica Donald Trump ha scatenato la guerriglia giudiziaria, annunciandolo in diretta televisiva giovedì nella serata americana. Difficile ora prevedere quanto potrà durare la rissa nei tribunali innescata da Trump. Il sospetto è che il presidente in carica stia cercando non solo di rimanere disperatamente alla Casa Bianca, facendo leva sui giudici conservatori della Corte Suprema (tre di sua nomina), ma di avere una "exit strategy" meno indolore possibile lasciando la Casa Bianca dopo un solo mandato. Un disastro, in termini strettamente politici. Per Biden non sarà facile governare, questo è certo. Il Senato è ancora in bilico e probabilmente lo sarà fino al 5 gennaio, quando ci sarà il ballottaggio per i due seggi della Georgia. Al momento il tabellone è 48 a 48. I democratici devono arrivare a 50 su 100. A quel punto Kamala Harris potrà spezzare l'equilibrio, come presidente del Senato. Intanto, è stato chiuso lo spazio aereo sopra la residenza di Biden e si guarda al calendario istituzionale. Entro l'8 dicembre i singoli Stati dovranno certificare i voti e designare i loro grandi elettori; il 15 si riunirà il Collegio elettorale per nominare formalmente il presidente; il 6 gennaio 2021 il Congresso riconta i voti e dichiara formalmente chi è il vincitore; il 20 gennaio entrerà in carica il nuovo presidente.