Minneapolis (Usa). La morte di George Floyd, il nero soffocato lunedì dal poliziotto bianco Derek Chauvin, è diventata ormai la scintilla di una rivolta nazionale. Chauvin è stato arrestato e incriminato per omicidio di terzo grado, e sua moglie ha deciso di divorziare. Questo non è bastato a placare le proteste della comunità nera (e non solo) che stanno ormai dilagando in tutti gli Stati Uniti. A Minneapolis, che sembra una zona di guerra dopo la mobilitazione della Guardia Nazionale, e in tutta l'America, da New York a Denver, dove i manifestanti sembrano determinati a fare i conti dopo anni di abusi. Saccheggi e aggressioni, dunque, ma anche condivisione e sostegno delle forze dell'ordine alle persone che in piazza chiedono giustizia per la morte di George Floyd. In tutti gli Stati Uniti molti ufficiali di polizia si sono inginocchiati insieme ai manifestanti in segno di solidarietà.