
Ferrara. Dove va il giornalismo? Sia esso sulla carta, oppure digitale, la meta comune è l'inchiesta. "Edizione Straordinaria" è per l'appunto il tema dell'incontro con il direttore del Washington Post, Martin Baron, Edwy Plenel di Mediapart e Giovanni De Mauro, programmato alle 16.30 al Teatro Comunale, vero momento clou della giornata conclusiva del Festival ferrarese. Ma non mancheranno in questa domenica altri spunti d'interesse, a cominciare dal mattino quando John Berger, critico d'arte, pittore scrittore britannico, e lo scrittore statunitense Teju Cole saranno protagonisti di una conversazione ad ampio spettro, dalla fotografia al giornalismo, senza trascurare politica, cinema e libri in generale. Al Chiostro Piccolo di San Paolo, in contemporanea, Rosemary Bechler, John Lloyd, Eric Jozsef e l'editore Giuseppe Laterza si intratterranno sulla collocazione dell'Europa tra vecchi e nuovi media. Fari puntati anche sul profilo enogastronomico: al Mercato Coperto si parlerà di educazione al consumo critico con Tom Mueller e Gilles Luneau, moderati da Cinzia Scaffidi di Slow Food. Al Ridotto, invece, un punto sulle lacune della stampa e le nuove esigenze del giornalismo partecipativo, con Paola Barretta (Osservatorio di Pavia), Gabriele Eminente (Msf Italia) ed AlvaWhite (Bbc). Per la rassegna documentaristica, invece, da segnalare la proiezione all'Apollo 4 di "Va' pensiero. Storie ambulanti", girato da Dagmawi Yilmer. A Milano, Mohamed Ba, 50 anni, griot, attore ed educatore senegalese residente in Italia da 14 anni, viene accoltellato il 31 maggio del 2009 in pieno giorno, nel centro della città. A Firenze l'orrore si ripete, in tutta la sua forza: Mor e Cheikh, immigrati anche loro dal Senegal, sono colpiti il 13 dicembre 2011 mentre lavorano al mercato di San Lorenzo. Il racconto incrociato delle loro storie, a cavallo tra paura e speranza, sarà al centro del documentario.