Roma. "Non è la prima volta che il nostro Paese si trova ad affrontare emergenze nazionali. Ma siamo un Paese forte, che non si arrende: è nel nostro Dna. Stiamo affrontando la sfida del Coronavirus. Una sfida che non ha colore politico, che deve chiamare a raccolta l'intera Nazione. È una sfida che va vinta con l'impegno di tutti: cittadini e Istituzioni, scienziati, medici, operatori sanitari, protezione civile, forze dell'ordine. L'Italia, tutta, è chiamata a fare la propria parte". Così ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un video rivolto agli italiani. "Il primo obiettivo è il contenimento del contagio da Coronavirus. Una certa percentuale di persone contagiate necessita di assistenza in terapia intensiva. Finché i numeri sono bassi, il Servizio Sanitario Nazionale può assisterli, ma in caso di crescita esponenziale, non solo l'Italia - ha spiegato - ma nessun Paese al mondo potrebbe affrontare una situazione del genere". "Appronteremo un piano straordinario di opere pubbliche, private, grandi, medie, piccole. Dobbiamo immettere nuove finanze nell'economia e realizzare le infrastrutture che servono, seppur nonostante gli sforzi non è possibile rafforzare le strutture sanitarie in breve tempo". "Per alcuni investimenti - annuncia Conte - valuteremo la possibilità di applicare il modello del Ponte Morandi, a Genova. Questo modello ci insegna che quando viene colpito, il nostro Paese sa rialzarsi, sa fare squadra, sa tornare più forte di prima. Lo applicheremo ovunque sia possibile. Il modello Genova deve diventare il modello Italia".
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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