IL COMMENTO. Berlusconi è finito ma non il berlusconismo e a questo punto c'è da chiedersi se è possibile risorgere dalle nostre stesse ceneri in modo "tecnico". La situazione attuale è questa: siamo tutti su una nave che sta affondando. Come possiamo metterci in salvo? Basterà davvero cambiare timoniere per uscire dalla crisi? Questo Governo finisce con la sconfitta della politica, che ha rinunciato al suo ruolo per difendere un uomo imprigionato nei propri guai. Per anni si è consegnato il Paese agli speculatori, alle caste e al capitalismo più sfrenato. Non si è fatto altro che coltivare il divario tra chi si è continuatamente arricchito e chi invece deve sudare per arrivare a fine mese, fino ad arrivare alla quasi estinzione del ceto medio. Per anni si è calpestato il diritto al lavoro, garantendo copertura politica ai licenziamenti facili. Che senso ha riproporre le stesse misure proposte dalla BCE e dal centrodestra, provando a farle approvare in nome di un "senso di responsabilità" non ben definito e cambiando semplicemente il timoniere della barca che affonda? Il tanto sbandierato Governo Tecnico che discontinuità realmente potrà dare? Un governo fedele esecutore delle direttive europee non farebbe altro che avvicinare la situazione italiana a quella greca: recessione, politiche antisociali, privatizzazioni a tutto spiano, nessuna lotta alla speculazione finanziaria. In secondo luogo permetterebbe alle destre populiste di rifarsi una verginità rispetto ai disastrosi anni del loro governo e di ricostruire consenso popolare. Un vero disastro. Chi governa un Paese dovrebbe rispondere ai propri cittadini, non ai mercati, non alla finanza, non alla Banca Centrale Europea. C'è bisogno di equità sociale e economia sostenibile. Ora più che mai abbiamo bisogno di democrazia, di seppellire quell'idea di politica malsana a cui, purtroppo, siamo abituati. C'è bisogno di partecipazione ai problemi del Paese ma stranamente le parole "cambiare la legge elettorale" non si sentono. Siamo noi a dover scegliere il nostro futuro ed eventuali ulteriori sacrifici e c'è un solo modo: le elezioni con una nuova legge elettorale che dia finalmente spazio a chi, per troppo tempo, non ne ha avuto. Gli ingredienti anti-crisi ci sono: patrimoniale, reddito minimo garantito, reti di protezione sociale, lotta feroce all'evasione fiscale, redistribuzione delle risorse.. ora bisogna metterli in atto però.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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