
Salerno. Nel consueto appuntamento di approfondimento di Lira Tv, Salerno Parla, il tema di ieri, sono stati i giovani. Si è discusso intorno alle domande "Cosa si fa concretamente per i giovani? E loro si danno da fare o subiscono passivamente quello che gli succede intorno". A cercare di dare una risposta a questi e altri quesiti, ci hanno pensato gli ospiti in studio: Dante Santoro, Presidente del Movimento dei giovani per il cambiamento; l'Antropologo, Paolo Apolito, Professore presso l'Università Roma Tre; Manuela Lombardo, Presidente dell'Associazione Sos Beni Culturali e infine Mimma Virtuoso, Professoressa presso il Liceo Classico De Sanctis di Salerno. In collegamento esterno invece i rappresentanti di Istituto del Liceo De Sanctis e alcuni docenti. Ad aprire il dibattito è stata la Dirigente Scolastica del Liceo, Angela Elia, dicendo che "al cambiamento noi in quanto scuola ci crediamo. I giovani sono il motore del cambiamento e per questo dobbiamo loro delle risposte esaustive. Noi crediamo nel rapporto tra mondo della scuola e mondo del lavoro, ecco perché abbiamo dato vita a vari progetti che permettono di dare delle opportunità plurime e organizzate ai ragazzi". A prendere la parola è Dante Santoro, che rappresenta uno dei tanti giovani che sta facendo qualcosa per cercare di cambiare la situazione dei suoi coetanei. Santoro, sostiene che "noi giovani d'oggi, siamo schiavi della gerontocrazia. E' arrivato il momento in cui i giovani devono parlare dei giovani". Interviene il Prof. Apolito chiarendo il concetto di gerontocrazia: "gerontocrazia significa governo dei vecchi. Questa è una situazione che appartiene all'Italia ma non solo, dobbiamo stare attenti a non fare di tutta un'erba un fascio. Ci deve essere un dialogo intergenerazionale e tenere la mente aperta è un presupposto fondamentale dal quale bisogna partire". La parola viene data ad alcuni rappresentanti d'Istituto del Liceo, secondo i quali il cambiamento sarà possibile soltanto quando i giovani si riapproprieranno di determinati strumenti culturali. Manuela Lombardo, parla della propria esperienza personale: "bisogna valorizzare Salerno e il suo territorio e poi esportare queste idee. Io con la mia Associazione, però, ho riscontrato molti problemi, sia a livello associazionistico, ma anche professionale. E' vero, i problemi per noi giovani ci sono, ma troppi ragazzi si focalizzano solo su quello e non fanno nessuno sforzo per andare avanti". "I giovani vogliono sentire che si ha fiducia nelle loro capacità - esordisce la Prof. Virtuoso - Se ogni adulto ricordasse la propria gioventù, si renderebbe conto che aveva le stesse ansie, le stesse paura, la stessa rabbia, le stesse speranze. E' questo il terreno comune su cui lavorare e incontrarsi. Il mondo della scuola, forse, è l'unico luogo in cui si riescono a stabilire delle regole di convivenza civile e di dialogo fattivo. La scuola permette il dialogo tra generazioni diverse". Per il Prof. Apolito, gran parte dei giovani salernitani sono "apatici, perché possono essere stanchi di questa situazione e quindi decidono di lasciare le cose come stanno, oppure perché non gliene importa niente del futuro, vivono solo il presente. Poi c'è una grande fetta che invece cerca di attivarsi da ogni punto di vista, in primis quello culturale, ma trovano delle difficoltà perché non vengono considerati. La soluzione a questo problema è quella di fare rete con altri ragazzi che operano negli stessi ambiti. Purtroppo oggi il vero dramma di questi giovani, è quello di non avere un futuro. Nel mondo si sono persi i punti di riferimento, ma ci sono dei valori dai quali non si può prescindere, e cioè: democrazia, dialogo e apertura mentale". In riferimento alla manifestazione avvenuta sabato 17 Novembre, i rappresentanti di Istituto del Liceo De Sanctis, hanno detto che "noi non siamo scesi in piazza, abbiamo voluto fare una manifestazione alternativa. Siamo rimasti a scuola e abbiamo proposto una giornata dell'informazione, per spiegare perché gli altri nostri colleghi stavano manifestando. Il prossimo 24 Novembre ci sarà una nuova manifestazione e noi saremo lì insieme anche al corpo docente, per rivendicare il diritto ad una cultura libera e aperta a tutti". In collegamento dal Liceo, il Prof. Iannicci, ha illustrato uno dei tanti progetti che sono stati organizzati dal Liceo, in particolare quello della web radio. "Il progetto della web radio - ha detto il Prof. - rientra in un progetto più generale di cambiamento. C'è l'esigenza della scuola di incrociare la modernità. I ragazzi con questo progetto, vengono sia educati ad un nuovo linguaggio, ma capiscono anche che essa può essere usata come veicolo per distribuire contenuti culturali". Altri progetti illustrati sono stati il Corso di Giornalismo che ha previsto un vero e proprio stage presso la Redazione di testate giornalistiche e una vacanza studio a Dublino. Per concludere, tutti gli ospiti sono d'accordo nel dire che "i giovani devono mettersi in moto, devo attivarsi e gli adulti non devono fare solo promesse, ma cercare di offrire delle possibilità concrete".