
Salerno. "Ritengo che intervenire sulla legge di stabilità sia un atto dovuto nei confronti del nostro Paese ma anche della Comunità Europea". Ha esordito con queste parole il Sindaco e Viceministro alle Infrastrutture Vincenzo De Luca ai microfoni di Lira Tv. "Ci sono luci ed ombre anche nella comunicazione fornita ai cittadini italiani ed ora più che mai vi è bisogno di chiarezza in quanto ci muoviamo in un quadro di grande difficoltà per l'Italia. Certe decisioni non possono essere prese soltanto all'interno delle stanze del potere, non è giusto nei confronti dei cittadini. Di positivo riscontro poche cose, ossia la riduzione del costo del lavoro a vantaggio delle imprese e dei lavoratori, il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, qualche finanziamento in più per quanto riguarda il sistema universitario e, fortunatamente, almeno per il momento la sanità non è stata toccata. I lati negativi, invece, - ha proseguito il primo cittadino - attengono al blocco della contrattazione del pubblico impiego, un blocco ulteriore per quanto concerne il turn over per le amministrazioni pubbliche ed infine la tassazione riguardante gli enti locali e le famiglie: una grande truffa nei confronti degli italiani". Ha destato in questi giorni grande preoccupazione il rapporto relativo a quanto è accaduto nel Mezzogiorno negli ultimi anni, ecco l'opinione di De Luca al riguardo: "Abbiamo perduto ben 2 milioni e 700 giovani che sono stati costretti ad emigrare, c'è stata un'esterificazione del Sud dal punto di vista sociale. Il reddito medio del meridione italiano è la metà esatta di quello del settentrione: la Campania e la Calabria sono le ultime regioni come reddito dei cittadini, abbiamo perso il 25% della produzione industriale, c'è stata una riduzione degli investimenti del 45% insomma, ci siamo giocati anche il futuro! Ovviamente ci tengo a ribadire che le misure nazionali e le politiche regionali sono insufficienti per arginare questa situazione. Sarebbe il caso di fare l'impossibile per rilanciare il lavoro e l'occupazione ma in Italia non tutti hanno il sentore della drammaticità della vicenda". In chiusura il Viceministro ha fatto un breve accenno a proposito del dibattito su Berlusconi: "Spero vivamente che questa faccenda si chiuda in tempi rapidi; io sono per il voto segreto e farei appello ai parlamentari affinché rispettino il regolamento del Senato: a furia di fare i finti moralisti attacchiamo le prerogative costituzionali fondamentali, siamo un Paese di polemici da quattro soldi dove il fariseismo e l'ipocrisia rischiano di intaccare punti delicati del regolamento parlamentare".