Tra le sagre più bizzarre, così come sono denominate o perché propongono un prodotto particolare la sagra della sfiziosella, quella della tracchiulella (costoletta di maiale) e altre, sempre nell’ambito del nostro territorio. Altro nome curioso per una sagra è quella dello sciusciello, una specie di piadina di pasta soffiata, ad agosto nelle frazioni di Baronissi (negli anni passati tale sagra ha riscosso molto successo).
In verità occorre dire che non sempre i piatti preparati durante le sagre siano genuini e soprattutto strettamente tipici di ogni località , eccezion fatta per le sagre della ciliegia che si tengono o sono già state tenute ad esempio nel Baronissino, a Siano, a Bracigliano (dove si sono contate negli anni passati e anche per questa volta “ben†cinque sagre, tra le quali quelle dei sapori locali e – come per le altre edizioni – quella della ‘mmesca, sorta di minestrone, veramente tipico della zona e dei paesi limitrofi).
Tra le occasioni gastronomico-culturali più “standard†vi è senz’altro la festa della pizza, prodotto napoletano ma comunque non proprio l’ideale come “fantasia†e tipicità locale…
Tra le sagre più interessanti a S. Severino si tiene dal 10 fino al 12 luglio la sagra della polpetta, prodotto rinomato nella frazione Costa, che viene sempre organizzata dall’associazione “S. Luigi Gonzagaâ€, operante in quella zona: la ricetta stessa, più nutriente rispetto al “classico†pasticcio di carne è tramandata di generazione in generazione, di madre in figlia, e si può assaggiare anche la “variante†ai funghi porcini e al salame. Insomma, una pietanza particolare, anche se con questo caldo…
Altra sagra particolare e sempre ben riuscita è quella del boscaiolo a Calvanico, ad agosto, come pure ben organizzata quella della nocciola e del cinghiale in quel di Gaiano e nel Fiscianese, più verso settembre.
La sagra del boscaiolo è seguita a novembre dalla sempre caratteristica ed interessante sagra della castagna, e ravviva l’estate dei Calvanicesi, abitanti dell’antica Cluvium, località che secondo alcuni studiosi deriva il toponimo dal dialetto “Cravanicoâ€, ossia: “valloneâ€, sedimento del fiume. Essa rappresenta senz’altro una ghiotta occasione per ricercare aria pura e sapori autentici, come le pappardelle coi funghi, il panino con prosciutto e rucola, la carne con le “pupacchielle†e via dicendo…
In particolare per tali feste mangerecce, l’aria pura e il benefico fresco di queste zone appena citate rendono più piacevole le serate degli avventori, che si divertono al ritmo di musiche o con balli latinoamericani e liscio.
Tra le altre occasioni enogastronomiche di questo periodo nella Valle vi sono degli appuntamenti consolidati, soprattutto nel Sanseverinese, come la sagra della melanzana (10-11-12 luglio) che si tiene presso il rione Regina Pacis, ma anche novità : un esempio, un “assaggio†delle quali può ben essere costituito dalle sagre di “sciurilli e cucuzzielli†(fiori di zucca e zucchine), ad Aiello di Baronissi e a Ciorani, frazione sanseverinese e la festa della pizza contadina, sempre nella zona.
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